Gran Piemonte 2024: il percorso ai raggi X. Si strizza l’occhio alle ruote veloci
Ultimi impegni prima del Giro di Lombardia. Ci si avvicina a grandi passi alla Classica delle Foglie Morte, che rappresenterà un po’ il ‘rompete le righe’ stagionale. Ma intanto l’Italia imperversa: domani sarà la Gran Piemonte a proporsi come centro d’interesse per il ciclismo internazionale, anche se rispetto allo scorso anno potrebbe esserci un po’ meno scompiglio.
Lo scorso anno, edizione vinta da Andrea Bagioli, presentò gli ultimi 50 chilometri assai complicati con quattro salite, tra cui quella di Alpette, che toccava anche il 17%, e quella finale di Pratiglione con 4400 metri al 3,4% medio che scollinava ai -13. Quest’anno però si torna indietro, strizzando nuovamente l’occhio alle ruote veloce.
In questo 2024 invece si comincerà con oltre cento chilometri di sostanziale pianura, con l’unica salita vera di giornata, il Passo della Colma (8,6 km al 5,5%) che verrà scalato ai -60 dal traguardo. Poco dopo altre due salite: quella di Cremosina, con pendenze che non dovrebbero creare grattacapi, e lo strappo di Traversagna, impegnativo ma posto ai -24 dal traguardo.
Da lì sarà di nuovo pianura, con l’arrivo posto invece in leggerissima salita. Appare difficile fare davvero la differenza in un percorso all’apparenza morbido, con le ruote veloci che tenteranno il tutto per tutto per strappare una vittoria di lusso a tre giorni dal Lombardia.