Sinner-Shelton, ritorno al futuro (Ercoli). Djokovic sale in cattedra (Bertellino). Sinner trascinatore è in buona compagnia (Bertolucci). Tiafoe fuori di sé. Insulti all’arbitro dopo la sconfitta (Cocchi)
Sinner-Shelton, ritorno al futuro (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
Jannik è stato ciò che è Ben, chissà se Shelton un giorno sarà ciò che è Sinner. Un anno dopo, all`ombra dei grattacieli della “Perla d`Oriente”, torna l`affascinante sfida tra l`azzurro e la sensazione a stelle e strisce. Sveglia presto, cornetto, cappuccino e tennis per l`ottavo di finale del Masters 1000 di Shanghai, che alle ore 6.30 italiane aprirà il programma del Centrale. A seguire, sarà il turno di Alcaraz contro Monfils e di Djokovic opposto a Safiullin. Quello con lo statunitense è un incrocio tutt`altro che scontato e, soprattutto, sarà l`occasione per vendicare la sconfitta della scorsa stagione, maturata proprio in sede di ottavi. Da Shelton a Shelton: dal 10 ottobre 2023 all`odierno 9 ottobre 2024, un incastro perfetto per trarre un bilancio degli ultimi 365 giorni del campione di Sesto. «Ho grandi ricordi del match dello scorso anno, da allora penso di aver rivisto gli highlights almeno un paio di volte – ha candidamente ammesso Shelton dopo il successo per 6-3 6-4 su Carballes Baena – Giocare contro i migliori al mondo è sempre una grande opportunità: Jannik è il numero 1 e ha vinto due Slam quest`anno». Quello della scorsa stagione è stato uno degli ultimi passi falsi di Jannik che, pur senza cercare giustificazioni, in quell`occasione pagò gli sforzi del trionfo a Pechino della settimana prima. […] Dopo due partite non brillantissime con Giron e Baez, l`altoatesino cadde per l`appunto sotto i colpi di Shelton, senza andare però così lontano dal successo (2-6 6-3 7-6). Da quel momento, Jannik non ha più perso un match contro un rivale fuori dalle prime quindici posizioni del ranking mondiale, anche se, ironia della sorte, oggi si presenta in campo dopo due uscite che hanno messo a nudo le fatiche del precedente impegno nella capitale cinese. Questa volta in suo soccorso è arrivata la pioggia, che gli ha regalato un giorno in più di riposo e che ha invece prolungato l`attesa di Shelton, che solo ieri ha potuto adempiere alla pratica Carballes. […] Nelle ultime due sfide, Sinner ha saputo neutralizzare il tennis dell`americano, che però, sulla partita secca, possiede ancora le armi per tentare il colpaccio. La massima resa dell`ottimo servizio, la capacità di attestarsi a ritmi alti e la combattività di chi non teme questi appuntamenti sono tre delle possibili chiavi per provare a ribaltare il pronostico. Nel lungo periodo, però, il classe 2002 dovrà lavorare su alcuni limiti, come ha fatto Sinner non più di due anni fa. Dopo la rapida scalata tra i primi venti, ora da numero 16 del mondo, Shelton deve affinarsi per puntare ai vertici. Salvo sorprese, sarà solo questione di tempo.
Djokovic sale in cattedra. Cobolli, una dura lezione (Roberto Bertellino, Tuttosport)
Flavio Cobolli si è inchinato nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, in forte ritardo nella programmazione a causa della pioggia che solo ieri ha smesso di scendere, al maestro e suo idolo fin da ragazzino Novak Djokovic, che nel torneo cinese insegue il 100° titolo in carriera. il giovane romano, quest`anno autore di un gran salto di qualità, aveva detto alla vigilia di volersi godere ogni punto della sfida. Purtroppo non ne ha giocati molti perché Nole è stato devastante in una di quelle giornate di ispirazione divina nelle quali tutto gli riesce e gli avversari sono costretti a fare da comparse. Match durato un`ora e un minuto nel quale Cobolli ha fatto partita quasi pari solo nei quattro game iniziali del secondo set (2-2). Prima e dopo solo Djokovic, perfetto in battuta, in risposta e nelle accelerazioni, in particolare di diritto. «Ho preparato bene l`incontro, sapevo quale tattica adottare – ha detto a caldo il giocatore serbo -. Sono contento del tennis espresso dopo quello un po` arrugginito del primo turno. Sono fresco, anche perché ho giocato solo un`ora e pronto per il prossimo step». Djokovic tornerà in gara oggi, alle 12,30 italiane, contro il russo Roman Safiullin, ieri vittorioso al tie-break del set decisivo contro l`americano Frances Trafoe, alla fine infuriato con il giudice di sedia e ora a rischio squalifica. Dopo la stretta di mano con l`avversano l`americano si è diretto verso l`arbitro e lo ha pesantemente apostrofato, con un «vaff… vaff… amico. Sul serio: vaff…, fottuto idiota! Hai rovinato la partita! Fai il tuo fottuto lavoro! Sono tre ore che combatto e corro per la mia vita». Frasi ripetute e nitide che sono risuonate in tutto lo stadio. Lo stesso Safiullin si è diretto a capo chino verso gli spogliatoi, come ha poi fatto lo statunitense. La causa scatenante, a suo dire, è stata una chiamata sul 5-5 nel tie-break del terzo set per non aver rispettato il tempo dei 25 secondi. Tiafoe ha dovuto servire la seconda palla e ha perso il punto, così il successivo consegnando la vittoria a Safiullin. Intemperanze alle quali non è nuovo. Ha rischiato ma alla fine è salito tra i migliori sedici del lotto il numero 2 del seeding, Alexander Zverev. Opposto all`olandese Tallon Griekspoor, il tedesco (ancora convalescente per una polmonite) ha vinto anche in questo caso al tie-break del terzo set, per 7 punti a 5 e dopo essere stato avanti 5-1. Griekspoor ha quasi recuperato lo svantaggio (5-6) ma ha affossato nell`ultimo punto una volée non impossibile in rete subendo l`ennesima sconfitta in carriera contro Zverev che conduce 5-1 nei precedenti. […]
Sinner trascinatore è in buona compagnia. L’Italtennis ora vola (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport)
Sarà che per tanti anni siamo stati costretti ad ammirare soltanto i grandi campioni stranieri. Sarà che a parte qualche exploit a livello maschile faticavamo a emergere nelle classifiche maschili mondiali e che soltanto dalle ragazze ottenevamo significativi successi. Sarà che il tennis, in quanto sport internazionale, sembrava poco adatto per essere digerito dalla provinciale mentalità italica, ma ancora oggi, dopo un anno trascorso sull`ottovolante delle vittorie, fatichiamo ad accettare questo nuovo status derivato dal profumo intenso del successo. Sulla scia del talentuoso ma purtroppo incostante Fabio Fognini, il tennis azzurro si era messo in moto nella giusta direzione, togliendosi di dosso gli abiti modesti e poco appariscenti, per indossare invece quelli luccicanti e splendenti che si ammirano sotto i riflettori del mondo. Il trionfo di Coppa Davis ha suggellato questa svolta ed è servito per unire ancora di più un gruppo vincente come questo. Jannik Sinner è sicuramente la punta di diamante di un movimento in continua crescita e presente nella top ten sia in singolare che in doppio, con uomini e donne. Sulla scia del numero uno al mondo, oltre che nel settore maschile anche in quello femminile, sono balzati agli onori della cronaca tennisti giovani ben strutturati fisicamente, tecnicamente attrezzati e disposti a mettersi in gioco, pronti a viaggiare da un continente all`altro. Negli ultimi dodici mesi, in pratica, durante tutti i weekend almeno un nostro rappresentante si è trovato impegnato nelle fasi finali dei tornei in giro per il mondo. La somma di tutti questi risultati ha permesso così al nostro movimento tennistico di raggiungere un risultato semplicemente inconcepibile anche soltanto da immaginare fino a pochi anni fa. Infatti in questo autunno 2024 saremo presenti alle Finals sia a livello maschile con Jannik Sinner e il doppio Simone Bolelli-Andrea Vavassori, sia a livello femminile con Jasmine Paolini nel singolare e in coppia con Sara Errani in quello femminile. Il fatto ancora più incredibile sarà che gli italiani non si limiteranno alla semplice partecipazione, a una mera passerella, ma saranno al nastri di partenza con ben precise ambizioni, per essere Insomma assoluti protagonisti in tutte le partite. […] Da vecchio guardone del tennis, mi sembra di vivere un sogno e chiedo soltanto a chi di dovere di non svegliarmi…
Tiafoe fuori di sé. Insulti all’arbitro dopo la sconfitta (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
È elettrica l`aria di Shanghai sotto rete, sarà colpa dei temporali degli ultimi giorni? Ieri è stata la giornata dei tennisti sull`orlo di una crisi di nervi. A partire da Frances Tiafoe, da sempre sopra le righe ma stavolta proprio furioso. Il 26enne americano ha perso la testa dopo la sconfitta al terzo turno contro Roman Safiullin in un match terminato sul filo (5-7 7-5 7-6) e ora rischia grosso. Tiafoe si è scagliato contro il giudice di sedia, Jimmy Pinoargote: «Vaffa… vaffa… amico. Sul serio, vaffa… fottuto idiota. Hai rovinato la partita! Fai il tuo fottuto lavoro! Sono tre ore che combatto e corro per la mia vita!». A scatenare la reazione un time violation chiamato sul 5-5 del tie break conclusivo. Frances aveva già ricevuto il warning (avvertimento) poi ha perso la prima di servizio perché lo shot clock era scaduto. Tiafoe aveva provato a battere l`orologio ed evitare la penalità lanciando la palla per battere ma senza essere pronto a colpire. Il suo non è stato valutato come un lancio sbagliato, ma come una perdita di tempo. Da li, l`impazzimento a cui sono seguite le scuse social a pubblico, arbitro e rivale. Pochi minuti dopo il “Caso Tiafoe” ecco che anche Sascha Zverev ha avuto da ridire con il giudice di sedia, il mitico Mohamed Lahyani, nella partita vinta al tiebreak del terzo contro Tallon Griekspoor. Nel primo set, sul 5-5 e vantaggi, il tedesco ha corso in avanti per recuperare una smorzata, ma gli è stato contestato il doppio rimbalzo. Da li, apriti cielo: «Ho colpito la palla pulita, state facendo danni in questo torneo. Quello che ha fatto Bernardes (il giudice che ha erroneamente dato un punto di Wawrinka al nostro Flavio Cobolli, ndr), quello che è successo a Tiafoe… Io vengo in Cina dopo nove mesi di tornei e tu ti comporti così?», ha detto Zverev. Ovviamente, con lancio di racchetta incluso. Peccato, però, che il replay abbia mostrato che Lahyani avesse ragione: per Sascha un warning, senza andare oltre per fortuna. […]