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Ancora un’aggressione al carcere di Ivrea

IVREA. Un nuovo caso di aggressione ha scosso la Casa Circondariale di Ivrea, dove martedì sera un agente di Polizia Penitenziaria è stato vittima di un violento attacco. Intorno alle 19:30, un detenuto di origine marocchina ha opposto resistenza durante le operazioni di chiusura delle camere, rifiutandosi di rientrare nella propria cella.

Nel tentativo di riportare l’ordine, l’agente incaricato della sezione è stato brutalmente colpito dal detenuto, che lo ha spinto con violenza contro il muro del corridoio. A seguito dell’aggressione, il poliziotto è stato immediatamente trasportato all’ospedale cittadino, dove gli è stato diagnosticato un grave trauma. La prognosi è di tre giorni.

Questo episodio non è un caso isolato. Il Sindacato nazionale autonomo della polizia penitenziaria (Sinappe) ha sottolineato come tali eventi riflettano la condizione di insicurezza quotidiana in cui gli agenti si trovano a operare. Il personale penitenziario, che lavora per mantenere l’ordine all’interno delle strutture carcerarie, lamenta la mancanza di risorse e il sostegno insufficiente da parte delle istituzioni.

Il Sinappe ha chiesto il trasferimento immediato del detenuto responsabile dell’aggressione e sollecita un intervento urgente delle autorità competenti per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per gli agenti di Polizia penitenziaria.

«Non possiamo più tollerare che i nostri uomini subiscano atti di violenza mentre svolgono il proprio dovere», ha dichiarato Raffaele Tuttolomondo, Segretario Nazionale del Sinappe, esprimendo solidarietà al collega coinvolto e ribadendo la necessità di misure concrete per ripristinare la sicurezza nelle carceri italiane.

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