Ivrea, l’addio a Luciano Guala, 75 anni, storico sindacalista della Fiom
Ivrea
Si è spento nella notte tra il 7 e l’8 ottobre, all’età di 75 anni, Luciano Guala, anima e punto di riferimento delle lotte sociali di Ivrea e Biella. Residente a Ronco Biellese, era ricoverato da qualche giorno in ospedale. Il feretro sarà portato alle ore 11 di giovedì 10 ottobre nel cimitero del paese per un momento di ricordo. Delegato sindacale Fiom in Olivetti a Ivrea dal 1983 al 2003, poi con il suo passaggio a WindTre in Slc-Cgil fino al pensionamento, colonna portante dell’Anpi provinciale di Biella, sempre presente a manifestazioni e commemorazioni, disponibile per ascoltare, per aiutare o per condividere una parola gentile, la sua morte è un colpo duro per i tanti che l’hanno conosciuto e che ora ne condividono il ricordo.
«Luciano era un fratello maggiore, con cui condividere gioie e dolori, a cui appoggiarsi per un consiglio, da cui farsi consolare o dal quale accettare uno stimolo per migliorare – scrive Renata Giovannini del direttivo Anpi provinciale di Biella –. Un uomo di grandi qualità, senza superbia, senza presunzione, con la forza delle sue idee, la sua dedizione all’Anpi, al sindacato e alle cause in cui ha creduto per una vita intera, con la sua generosità verso tutti, vicini o lontani che fossero. La sua profonda umanità, intelligenza, capacità di organizzazione e mediazione facevano di lui una delle migliori persone che si possono incontrare nella vita. Luciano era un nostro carissimo compagno, un nome che, come scrive Mario Rigoni Stern, è bello e antico e non dobbiamo lasciare in disuso, perché deriva dal latino “cum panis”, che accomuna cioè coloro che mangiano lo stesso pane, e che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze. Ecco, con lui abbiamo condiviso tanto. Questo è il momento del dolore e non ci sono parole per esprimere quanto tutti noi ci sentiamo soli e disperati per la sua perdita. Ora cerchiamo di impegnarci per rendergli onore come merita, accompagnandolo nella cerimonia di commiato con le nostre bandiere e con la presenza dei nostri iscritti. E poi dovremo lavorare tanto, organizzarci e ripartirci tutti i lavori che lui svolgeva con assiduità e con modestia, ben sapendo che il vuoto che lascia è incolmabile».
A ricordarlo in queste ore anche personaggi della politica come l'ex parlamentare Pds Wilmer Ronzani, che scrive sui propri canali social: «Ci eravamo visti alla manifestazione di Noveis all'inizio di settembre, un appuntamento al quale in questi ultimi anni Luciano non era mai mancato. La notizia della sua morte mi lascia sgomento. Luciano è stato un amico e un compagno di tante battaglie. Una persona mite, discreta, in tanti anni non l’ho mai sentito alzare la voce, ma era determinato e coerente nel difendere le ragioni in cui credeva e a cui ha dedicato gran parte della vita. Un esempio di rigore, pronto a farsi in quattro tutte le volte che c'era da dare una mano. Grazie per l'esempio che ci hai dato».
«Conosco Luciano da una vita intera, da quando era sindacalista a Ivrea e poi colonna portante dell’Anpi di Biella – ricorda il presidente dell’Anpi di Ivrea Mario Beiletti –. Una dedizione, la sua, che non ha avuto eguali. Ricordo la frequentazione alle cerimonie della Memoria e le lunghe telefonate con le quali ci scambiavamo opinioni. Le sue erano sempre parole pacate, lungimiranti, degne della massima attenzione. Luciano era anche umile, lui sul quale pesava la struttura dell’Anpi provinciale, sembrava sempre un passo indietro, modesto, ed invece era insostituibile. Caro Luciano, il mondo è ingiusto, e colpisce spesso i più buoni. Noi ora cercheremo di andare avanti, di impegnarci ancor più, sicuri che tu, ovunque sarai, rappresenterai sempre un faro, un modello, un maestro per tutti noi, e in qualche modo ci indicherai la via giusta da percorrere».