Giro di Lombardia 2024, il percorso ai raggi X. Da Bergamo a Como, oltre 250 chilometri di passione e fatica
La stagione ciclistica è pronta a vivere sabato l’ultimo grande suo appuntamento. In programma, infatti, c’è il Giro di Lombardia, l’ultima Monumento dell’anno, una corsa arrivata alla sua edizione numero 118 e che come sempre avrà un parterre stellare al via. Saranno 252 chilometri intensi da Bergamo a Como e vedranno protagonisti davvero quasi tutti i migliori al mondo. L’uomo da battere, tanto per cambiare, sarà Tadej Pogacar, pronto a sfoggiare nuovamente la sua maglia iridata e a prontissimo a calare il poker, dopo gli ultimi tre successi consecutivi.
In questo momento sembra davvero impossibile poter battere lo sloveno, ma anche solo quasi avvicinarsi a lui. Una condizione eccezionale quella dell’uomo di punta della UAE Team Emirates, come dimostrato prima al Mondiale e poi al Giro dell’Emilia con due vittorie in solitaria dopo un’azione da lontanissimo. Ci proverà ad impensierirlo Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), oppure Enric Mas (Movistar) e Matteo Jorgenson (Visma| Lease a Bike), che sembrano essere i principali rivali del campione sloveno.
Come detto la corsa prende il via da Bergamo e dopo un tratto di venti chilometri abbastanza pianeggianti, ecco che arrivano le prime salite: Si comincia con quella del Forcellino di Bianzano (6,4 km con una pendenza media del 5%), poi dopo è il momento del Ganda (9,2 km con una pendenza media del 7,3%). Discesa fino a Zogno e poi si risale ancora verso il Colle di Berbenno (4,6 km al 6,1%). E’ un continuo saliscendi perchè dopo una leggera discesa ecco nuovamente la salita di Valpiana (10,1 km con una pendenza del 6,2%).
Dopo aver fatto già tutte queste salite non si è neanche ancora a metà del percorso e già le gambe dei corridori bruceranno dalla fatica, soprattutto in caso di possibile gara sotto la pioggia. Discesa verso Almenno San Salvatore, poi 40 chilometri abbastanza tranquilli e di “riposo”. Si ricomincia a salire da Onno, con la Sella di Osigo (5 km con una pendenza media del 5,7%). L’antipasto che porta ad una storica salita come quella del Madonna del Ghisallo, ma che verrà affrontata dal versante meno duro (6,3 km con una pendenza media del 4,1%). Tratto di discesa fino a Regatola e poi tratto pianeggiante fino all’imbocco della Colma di Sormano. Qui si decide chi può vincere il Lombardia, visto che la salita è di 13 chilometri con pendenze che arrivano a toccare anche l’11%.
Allo scollinamento si comincia a scendere verso Como. L’ultima asperità è quella di San Fermo della Battaglia, 5 km e con una pendenza media del 7%, ma con punte che arrivano anche fino al 10%. Potrebbe essere l’ultimo trampolino di lancio per chi vuole anticipare l’eventuale sprint o l’ultima grande fatica per chi invece vuole godersi l’arrivo in solitaria. Dalla cima mancano solo cinque chilometri e si scende fino a Como dove è situato il traguardo finale.