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Cortina, park interrato a Ria de Zeto: residenti sul piede di guerra

Si chiama “White Park Cortina d’Ampezzo”, ed è il nuovo parcheggio interrato che sorgerà in località Ria de Zeto, vicino al centro, sopra l’ex stazione e in prossimità della stradina che porta a Pecol.

In pratica, sul prato dopo la funivia Faloria, di proprietà privata, che è diviso in due dalla “curta (scorciatoia) di Pecol”, dove da molti anni le auto parcheggiano liberamente, spesso in mezzo al fango: un posto da un lato a volte disagevole per le condizioni del terreno (molto fangoso e dissestato durante le piogge), ma molto comodo sia per chi vuole andare a sciare (la funivia Faloria è a due passi), sia per chi si reca in centro per lavoro o altri motivi, senza pagare il parcheggio.

Tutto ciò sarà possibile ancora per poco: i lavori per la costruzione del garage interrato su tre piani e di sistemazione dell’area sovrastante potrebbero iniziare a brevissimo, entro novembre.

Gli abitanti delle case e dei condomini in zona si sono visti recapitare a fine settembre una lettera in cui l’impresa di costruzioni Deon Srl comunica la realizzazione del «parcheggio interrato multipiano in Via Ria de Zeto, con accesso carraio e pedonale dalla medesima strada oltre al rifacimento dell’area in superficie».

Deon Srl è un’impresa di costruzioni generali con socio unico (Blue Holding Srl) e amministratore unico (Deon Davide) con sede legale a Vedelago, e sede secondaria a Milano, che si occupa di costruzioni di immobili, con un capitale sociale di 1 milione di euro.

La sua attività è iniziata poco più di dieci anni fa, nel 2013; oggi (dati al 30 giugno 2024) conta 15 dipendenti, tra impiegati e operai. Nel 2023 si è incentrata su ristrutturazioni legate al superbonus 110%.

L’impresa trevigiana informa di essere in procinto di «procedere, per gli immobili adiacenti all’area di intervento, alla redazione di uno studio relativo allo stato dei luoghi anteriormente all’intervento indicato. L’iniziativa dei cosiddetti testimoniali di stato sarà svolta nelle forme di una perizia in contraddittorio, successivamente anche depositata in Tribunale» si legge nella lettera.

Una notizia che ha colto gli abitanti di Ria de Zeto di sorpresa. Innanzitutto, perché il terreno era tra quelli ipotetici da utilizzare in caso di bisogno di posti auto in occasione dei Giochi del 2026; così è stato ribadito anche nell’ultimo consiglio comunale, specificando che si stava cercando un accordo con i vari proprietari, lasciando dunque intendere che quell’area non è interessata da altri lavori.

Ciò che preoccupa gli abitanti degli immobili adiacenti all’area dello scavo sono tuttavia i disagi legati alla viabilità, nonché i possibili danni agli immobili.

«Siamo preoccupati per l’impatto che può avere il cantiere sull’attuale viabilità che sarebbe insufficiente e inadeguata per servire un’opera di questa portata – spiega un abitante della zona cui è stata recapitata la lettera -. La strada non è idonea ad un tipo di cantiere del genere, che prevede uno scavo di tre piani di parcheggio. Visto lo stato idrogeologico della zona appare altresì preoccupante la costruzione di un’opera di quel tipo in ordine alla stabilità e fruibilità degli immobili adiacenti. La perizia da loro proposta nella realizzazione di un’opera di quel tipo, cioè fare le foto dello stato di fatto, è insufficiente. I sistemi di controllo e monitoraggio sono tutt’altri. I danni possono essere molto gravi, da smottamento; così non possiamo stare tranquilli».

Per questo, gli abitanti degli immobili adiacenti all’area stanno individuando un tecnico che rappresenti tutti i proprietari e possa interloquire col costruttore, per capire tecnologie e sistemi di controllo che verranno utilizzati per scongiurare possibili danni alle loro abitazioni.

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