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Cassa integrazione e disoccupazione, numeri in aumento in provincia di Treviso

Boom di richieste di cassa integrazione e Naspi. Nei primi sei mesi del 2024 le richieste di cassa integrazione ordinaria da parte delle aziende trevigiane sono aumentate del 50% rispetto allo stesso periodo del 2023. È quanto emerso dal rendiconto sociale provinciale del 2023 redatto dall’Inps e presentato mercoledì 9 ottobre all’auditorium “Giuseppe Corazzin” della sede Cisl di Treviso.

Il fenomeno

Secondo l’analisi sugli anni passati e considerando la proiezione fino a fine anno, il rapporto tra ore utilizzate e ore autorizzate nel 2024 vedrà un aumento rispetto al 2023.

Secondo i dati dell’Istituto di previdenza sociale solo il 20% delle ore richieste dalle aziende sono poi effettivamente utilizzate dai dipendenti. Di certo un segno di una evidente prudenza da parte del mondo produttivo trevigiano.

«Questo testimonia il fatto che comunque il contesto economico è fortemente condizionato dal contesto geopolitico», spiega il direttore Inps Veneto Filippo Pagano, «pesa anche il fatto che le nazioni a cui siamo molto legati sono in crisi economica, quindi il tessuto trevigiano risente anche dell’instabilità generale che è legata al contesto geopolitico».

I numeri

Il trend di crescita delle richieste di cassa integrazione era già palese nel 2023. Dati alla mano: nella provincia di Treviso i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro sono stati 21.616, il dato peggiore in Veneto.

Di questi, 19.595 hanno usufruito della cassa integrazione ordinaria, anche in questo caso il numero più elevato rispetto a tutte le altre province venete.

A Padova per esempio i beneficiari totali nel 2023 sono stati 13.177, a Vicenza 19.750 e a Verona 11.446. Solo 12 mesi prima le cose erano nettamente diverse: i beneficiari totali nella Marca erano 18.520, di cui 13.427 per cassa integrazione ordinaria.

Per quanto riguarda le ore di Cig effettivamente utilizzate nella Marca, non considerando il periodo eccezionale legato alla pandemia, nel 2022 sono state 1.977.628, nel 2023 sono state 2.665.195.

Ad essere aumentate non solo le ore richieste ed effettivamente utilizzate di cassa integrazione, ma anche i tempi di erogazione: se nel 2022 per ottenere l’ammortizzatore ci volevano 9 giorni, nel 2023 se ne sono aggiunti cinque, perché i empi medi attraversamento da domanda ad autorizzazione sono 16.

La Naspi

Altro capitolo interessante quello della Naspi, sempre in aumento rispetto al 2022, ma di poche unità. Nel 2023 infatti si sono contati 23.453 beneficiari, nel 2022 erano circa un migliaio in meno, ovvero 22.523.

«A Treviso è tornata ad aumentare la cassa integrazione, questo è un dato molto contrastante», commenta Francesco Orrù, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, «perché evidenzia la particolarità della nostra provincia dove abbiamo interi settori in crisi perché non si trova la manodopera e poi abbiamo delle aziende che stanno lavorando, ma che richiedono la cassa integrazione in via precauzionale. La richiesta è dovuta principalmente alla paura del mercato. Siamo convinti che di fatto queste ore non verranno usufruita».

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