Circo Vienna contro il Comune di Conegliano: «Vogliamo esibirci lo stesso»
Il Comune ordina lo sgombero al circo, ma gli artisti decidono di proseguire le loro esibizioni. Anzi chiederanno i danni se scatterà lo sfratto.
È battaglia legale tra il Circo di Vienna e il Comune di Conegliano. Lunedì è stata fatta un’ordinanza di sgombero, che doveva essere ottemperata entro 48 ore.
«Vogliamo rimanere a Conegliano», dice Giovanni Vassallo, manager del Circo di Vienna. Martedì, attraverso il proprio avvocato, il Circo di Vienna ha diffidato il Comune.
«Si invita il Comune di Conegliano a revocare detta ordinanza in via di autotutela – scrive agli uffici comunali l’avvocato Francesco Mocellin –. Diversamente, il “Circo di Vienna” si riterrà libero di tutelare i propri diritti in tutte le sedi giudiziali e non, con particolare riferimento all’azione di risarcimento dei danni subiti a cagione dell’ordinanza di sgombero».
La questione riguarda il posizionamento di strutture e tendoni, che secondo i tecnici comunali sono anche troppo vicini alla piattaforma dell’elicottero e non come da prescrizioni dell’ufficio commercio.
La vicenda prende avvio a marzo. Il Circo di Vienna, una tradizione circense della famiglia Vassallo, programma il suo tour nel Nordest e chiede al Comune di Conegliano l’autorizzazione ad avere il solito terreno in zona Campidui, dal 4 al 20 ottobre. Il 30 settembre arriva la risposta di “modalità di massima di installazione delle strutture circensi”.
«I responsabili del circo hanno atteso sul posto i funzionari comunali per l’ora fissata, le ore 13 del 30 settembre, per l’effettuazione di un sopralluogo – dichiara l’avvocato Mocellin – ma nessun funzionario del Comune di Conegliano si è mai presentato. Nessuna verifica da parte della Commissione provinciale di vigilanza è mai stata effettuata presso le strutture del circo».
Il 3 ottobre un veterinario dell’Ulss 2 ha effettuato una verifica delle condizioni degli animali e tutto è risultato in regola dal punto di vista igienico-sanitario. Il giorno successivo sono arrivate prescrizioni dal Comune, tra le altre per il modo in cui sono recintati gli animali all’aperto.
«Il Comune di Conegliano ha mutato le prescrizioni solo nel giorno programmato per il debutto degli spettacoli, quando il circo aveva già ultimato l’allestimento delle strutture nell’area assegnata – osserva l’avvocato Mocellin –. Le prescrizioni, se seguite alla lettera, renderebbero pressoché impossibile l’attendamento del circo per la presenza di un pilone che limita gli spazi consentiti e avrebbero potuto essere rispettate con un preventivo sopralluogo».
«Va pure ricordato come tutte le imprese circensi che nel passato più o meno recente sono state destinatarie dell’area industriale Campidui, hanno allestito le strutture con modalità simili, anzi identiche a quelle «utilizzate dal Circo di Vienna».
Gli artisti sono pronti a tornare in pista oggi, domani e con un doppio spettacolo sabato e domenica, fino al 20 ottobre. Sono già diverse le prenotazioni di pubblico, fatto per la maggior parte da bambini e famiglie.
L’esibizione più attesa è quella degli “Acrobati futuristi”, tra fuoco, motori e acrobazie. Ma dai clown al domatore di animali, compresa una «tigre bianca da 250 kg coccolosa come un gattino», tutti sperano in una soluzione e di poter far divertire i coneglianesi.