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Udinese 2023-2024, come è cambiata in un anno: 9 punti in più rispetto alla scorsa stagione

L’Udinese è la squadra che ha fatto il salto più alto in classifica rispetto allo scorso anno. D’accordo, siamo solo alla settima giornata, ma il saldo attivo di Thauvin e compagni fa davvero impressione. Più nove. Dodici mesi fa la squadra allenata da Andrea Sottil nel settimo turno strappava in extremis un pareggio casalingo con il Genoa (autorete di Matturro al 91’) salendo a quota quattro, frutto di altrettanti pareggi (1-1 a Salerno, 0-0 col Frosinone, 0-0 a Cagliari e 2-2 col Genoa appunto). A questi risultati si erano aggiunte le sconfitte con Juventus (0-3), Fiorentina (0-2) e Napoli (4-1).

Quest’anno i ko sono stati ridotti a due, il terzo è diventato un pareggio e i pari si sono trasformati tutti in vittorie. Ma non sono questi gli unici numeri che spiegano: dieci i gol fatti contro i quattro dello scorso anno, altrettanti quelli subiti (nella passata stagione erano stati dodici). Insomma, il rendimento della fase difensiva è stato più o meno lo stesso, ad alzarsi è stato quello offensivo. Con Sottil l’unica rete segnata dalle punte era stata quella di Lucca con il Genoa, oggi il centravanti bianconero è a quota tre al pari di Thauvin che la passata stagione ruppe il ghiaccio contro il Lecce.

Nessuna squadra ha fatto meglio dell’Udinese sin qui rispetto alla passata stagione. Se i bianconeri sono a più nove, non scherza nemmeno l’Empoli: i toscani, penultimi lo scorso anno a quota tre, oggi sono a dieci punti. La Lazio di Baroni è terza in questa speciale classifica a più sei: Sarri era partito maluccio visto che viaggiava alla media di un punto a gara. Solo altre quattro squadre vantano il segno più in questa speciale classifica: il Cagliari, un anno fa fanalino di coda con due punti, oggi è a sei; due punti in più li hanno anche la Roma (evidentemente Mourinho era partito proprio male), il Napoli e il Torino.

Le altre sono tutti in passivo. Il bilancio peggiore è quello della prossima avversaria dell’Udinese, il Milan: i rossoneri alla settima giornata dello scorso torneo erano in testa alla classifica a 18 punti assieme all’Inter. Inzaghi, oggi a quota 14, è in ritardo di quattro lunghezze; oltre al Milan solo il Lecce (meno sei) e il Monza (meno cinque) hanno fatto peggio.

In rosso anche il bilancio della Fiorentina (meno quattro) che paga un po’ il cambio di guida tecnica. Hanno tre punti in meno rispetto alla settima giornata dello scorso anno anche Atalanta e Genoa ma se la frenata del Grifone è spiegabile, un po’ meno lo è quella della Dea (pesa il ko casalingo con il Como). Fa un po’ sorridere rimarcarlo, ma ad oggi la Juventus di Allegri è avanti un punto rispetto a quella di Thiago Motta. Per un nuovo punto della situazione ci si rivede alla prossima sosta, fissata per il 17 novembre. Allora i numeri saranno ancora più credibili.

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