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L’intervista. Gasparri: “La vicenda Scarpinato mi lascia allibito, ma gli do il beneficio della verifica: non sono come i grillini”

“Sono rimasto allibito”. Così il capogruppo di FI al Senato, Maurizio Gasparri, commenta l’articolo de La Verità secondo cui il senatore del M5S e membro della Commissione Antimafia, Roberto Scarpinato, avrebbe avuto dei colloqui intercettati con l’ex pm Gioacchino Natoli in merito a un’audizione che avrebbe dovuto sostenere proprio in Commissione sulla strage di via d’Amelio. Scarpinato, a sua volta ex magistrato, e Natoli, secondo la tesi de La Verità, avrebbero “aggiustato” la versione da fornire davanti all’organismo parlamentare. Scarpinato, minacciando querele, ha smentito sia quella tesi sia che la procura di Caltanissetta gli abbia chiesto conto delle intercettazioni. “Voglio dargli il beneficio della verifica”, spiega Gasparri, precisando però che se le indiscrezioni de La Verità dovessero rivelarsi fondate Scarpinato dovrebbe “trarne le conseguenze”.

Senatore, lei ha più volte chiesto le dimissioni di Cafiero De Raho dalla Commissione Antimafia in merito al caso dossieraggi. Ora emerge questa vicenda che coinvolge Scarpinato…

Cafiero De Raho ha il privilegio di leggere atti giudiziari delle indagini di Perugia sulla procura nazionale antimafia che riguardano anche la fase della sua gestione. Lui può indagare anche sulla sua attività precedente. Posizione comoda, però non mi pare opportuno. Ho sollevato il problema della sua permanenza in commissione Antimafia. Per Scarpinato voglio prima capire come stanno queste vicende e poi valuteremo. Ho letto un articolo che mi ha sbalordito, io ho parlato con Maurizio Belpietro e dice che sia vero quanto pubblicato oggi. Non posso emettere conclusioni, ma La Verità si chiama così per un motivo. Se scrivessero bugie entrerebbero in contrapposizione con sé stessi. Scarpinato nega, ma La Verità scrive: il tema è scottante.

Sono casi isolati oppure c’è un problema che investe il M5S? Si aspetta un intervento di Giuseppe Conte?

Tengono l’Appendino come “star” sebbene sia stata condannata in appello per omicidio colposo. Non è omicidio volontario, ma comunque colposo. Hanno arruolato questi personaggi in Commissione Antimafia, non si sa se per dare un impulso alla Commissione con la loro competenza o per guardare vicende passate da vicino. Per quanto riguarda Giuseppe Conte, come dice il mio amico e direttore dell’Unità Pietro Sansonetti: “Non esiste”. I grillini sono un concentrato di faziosità, giustizialismo ed ipocrisia.

Se dovesse uscire fuori che i due hanno effettivamente parlato prima dell’audizione di Natoli in Commissione Antimafia cosa potrebbe succedere?

Se è vero è scorretto. Nel caso in cui dovesse rivelarsi vera dovrebbe trarne le conseguenze e saremmo molto decisi. Voglio dare a Scarpinato il beneficio della verifica. Siccome faccio parte della Commissione Antimafia, non faccio come i grillini che prima emettono una sentenza e poi riflettono sugli atti, sulle carte e quant’altro. Io nei confronti di Scarpinato ho una visione critica del suo operato, gliel’ho detto in faccia nell’aula del Senato e sono pronto davanti all’evidenza dei fatti ove fosse confermata a dire quello che ho detto, ma anche di più. Voglio prima vedere come stanno le cose.

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