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Manchester United, tifoso si intrufola nello spogliatoio e piazza una microspia: è allarme sicurezza in Premier League

Anche un luogo sacro come quello dello spogliatoio è stato profanato da un tifoso, ma la vicenda non è esattamente una burla. Il Manchester United sta vivendo l’ennesimo momento complicato (se non il peggiore) sotto la scellerata gestione di Erik Ten Hag. Male, anzi malissimo, in campo ma la sicurezza non sta facendo tanto meglio. Secondo quanto riportato dal The Sun, infatti, un tifoso dei Red Devils avrebbe piazzato una microspia per poter ascoltare e registrare i discorsi dell’allenatore olandese alla squadra: il colpevole avrebbe messo ben nascosto uno cellulare che, se chiamato da un altro dispositivo tramite una particolare tecnologia, consente l’attivazione a distanza del microfono. Impegnati nella trasferta direzione Aston Villa, il ragazzo avrebbe fatto irruzione nello spogliatoio senza fare troppa fatica. In Premier League questo scherzo ha messo in luce diversi problemi. A partire dai controlli.

Allarme sicurezza in Premier League
Una violazione della privacy che in realtà è frutto di uno scherzo di cattivo gusto di un tifoso. “Era solo un burlone, che in realtà è un tifoso dello United, che faceva lo stupido e voleva sentire cosa si diceva tra quelle quattro mura. Ma sarà sicuramente motivo di preoccupazione su come siano riusciti a entrare nello spogliatoio di uno dei più grandi club della Premier League, solo pochi giorni prima di una partita”, ha scritto il tabloid inglese. Il ragazzo, secondo le ricostruzioni, sarebbe entrato nello stadio qualche giorno prima per posizionare il registratore nello spogliatoio. Attaccato con il nastro adesivo, nessuno si è accorto: né della sua presenza né, tantomeno, del cellulare. Una semplicità che farà riflettere i vertici dell’0rganizzazione inglese. Uno scherzo che apre a un nuovo problema da fronteggiare e risolvere per il bene dei club coinvolti.

Manchester United, un inizio disastroso: “Si respira un’aria negativa”
Sette punti in otto partite, 14esimo posto in classifica e tantissime polemiche e contestazioni sull’operato. Da ormai diverse stagioni, la cantilena in casa United è sempre la stessa: un mercato dalle spese quasi proibitive, poi arrivano le prime sconfitte con prestazioni sottotono e i tifosi chiedono l’esonero di Ten Hag. Un momento negativo che anche i giocatori stanno accusando, come Bruno Fernandes: “Non è un momento positivo. Devo essere all’altezza delle aspettative e dei miei standard. Quello che ho fatto finora non è affatto ciò che voglio per questa stagione perché non ho ancora segnato con il club. Spero che una volta tornato possa segnare e aiutare il mio club a vincere di nuovo e tornare a un buon livello”. Insomma, c’è bisogna di una svolta al più presto. Magari ripartendo dalle basi, garantendo maggiore privacy per un club che ha bisogno di ritrovare una serenità interna che – tra scetticismo e critiche – manca da troppi anni.

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