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Bosco dello sport, al via i lavori per l’arena: Reyer e Venezia in prima linea per gestire gli impianti

Reyer e Venezia Fc si sono già candidati per la gestione, rispettivamente, di arena e nuovo stadio.

Nel frattempo nei terreni di Tessera interessati dal progetto del “Bosco dello sport” da agosto sono state installate quattro altissime gru e nel grande cantiere in questi giorni sono iniziati i lavori di realizzazione della arena da 10 mila posti, quella che ospiterà le gare di pallacanestro ma anche eventi e concerti.

Obiettivo del Comune, vedere la arena pronta nel 2026. I lavori per il palazzetto (da diecimila posti) e per la realizzazione del bosco dovrebbero procedere quasi in contemporanea, mentre per lo stadio si dovrà attendere un po' di più.

Quella che con ogni probabilità sarà la nuova casa da 16mila posti del Venezia dovrebbe essere ultimata a inizio 2027. I cantieri del Comune per la cittadella sportiva valgono più di 300 milioni di euro. Nei mesi scorsi erano iniziate le prime urbanizzazioni dopo gli espropri delle aree. Ora si accelera.

Oltre alle opere di urbanizzazione, la prima a partire è stata la viabilità dell’area della cittadella sportiva. Quattro delle cinque gare sono concluse e affidate (viabilità, verde, urbanizzazione interna e arena da 10 mila posti) mentre quella dello stadio da 16 mila posti attende la approvazione in giunta comunale entro fine novembre 2024 del progetto definitivo dopo la aggiudicazione alla Ati composta da Bordignon, gruppo Fincantieri e Ranzato per vedere concretizzarsi il prossimo via ai cantieri anche dello stadio, l’altro grande ovale del progetto “Bosco dello sport”, progetto finanziato esclusivamente con fondi comunali e mutui oltre a 93,5 milioni di euro assegnati dal governo Meloni dopo la vicenda della mancata assegnazione dei fondi Pnrr per i rilievi della commissione europea.

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Arena, prime costruzioni

«In silenzio e con determinazione stiamo continuando a costruire il futuro di questa città», ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro dopo un sopralluogo con i tecnici nell’area del grande cantiere, annunciando il via alla costruzione della Arena. Oltre stadio e palazzetto, ha ribadito, è prevista una area verde con 100 mila piante.

Nel frattempo è iniziato il lavoro per affidare la gestione dei due impianti e anche del palazzetto da mille posti in costruzione tra Mestre e Favaro in via del Granturco, finanziato, questo, con fondi Pnrr.

A decidere chi gestirà gli impianti, una volta realizzati, è la commissione composta da Chiara Cacciavillani, avvocata e professoressa ordinaria di Diritto amministrativo all'Università di Padova, cassazionista, con Mauro Polin, commercialista e revisore legale, partner di Ria Grant Thornton spa, esperto in materia economico-contabile e Alberto Pairetto, figlio dell'ex designato arbitrale Pierluigi e fratello di Luca, arbitro di serie A, esperto in gestione di impianti sportivi ed eventi ed oggi al lavoro per la Juventus.

La commissione ha aperto le buste, confermando le tre manifestazioni di interesse già annunciate nei giorni scorsi: la Reyer per l'arena, il Venezia Fc per lo stadio e una Ati, associazione temporanea d'impresa, tra Basket Mestre e MestreFenice calcio a 5 per l'impianto di via del Granoturco.

Una gara a due tempi quella della gestione

Nella prima fase, in corso, si valutano i requisiti dei proponenti. Poi, spiega il vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Tomaello si andrà alla gara vera e propria, attesa per i primi mesi del 2025. Una procedura imposta dal nuovo Codice degli Appalti.

«La procedura dei tre impianti è uguale e contemporanea. Chi è interessato alla gestione ha mandato la sua proposta di gestione con piano di investimenti, piano economico finanziario, piano di gestione. La commissione dei tre esperti ha aperto le buste e ora procede ad esaminare requisiti, documentazione corretta. Per fine anno, si pensa, si mette a gara la proposta per ogni singolo impianto. Serve passaggio in consiglio comunale per l’interesse pubblico. E si mette a gara la proposta migliore, per valutare se ci sono proposte migliorative. Se non si presenta nessuno si va all’assegnazione, altrimenti si va a gara per valutare le diverse proposte».

Le aziende al lavoro

Fincantieri Infrastrutture, Bordignon e Ranzato, in raggruppamento, si sono aggiudicati la gara per la costruzione dell’opera principale del Bosco dello sport di Venezia, la cui gara è stata l’ultima ad arrivare in porto. Le altre gare sono state tutte assegnate nella seconda metà del 2023.

A vincere la gara per la nuova viabilità di collegamento con l’aeroporto sono state le imprese Adriastrade (capofila, di Monfalcone), Coletto, Brussi Costruzioni, Ecovie e Zara Metalmeccanica. Previsti quattro raccordi e sei rotatorie.

Ad aggiudicarsi le opere di urbanizzazione per un importo di 50 milioni di euro è stata l’impresa Carron (di Treviso).

In questo caso l’assegnazione è di fine agosto. Con un importo complessivo contrattuale (progettazione ed esecuzione) di quasi 95 milioni di euro ad aggiudicarsi il bando dell’arena è stata il raggruppamento temporanea di imprese (Rti) costituito da Cev (società mandataria, di Treviso, sta realizzando anche il villaggio olimpico di Milano), Maeg, Milani e Gianni Benvenuto.

L’appalto relativo alle opere verdi, aggiudicato per oltre 11 milioni di euro, è stato vinto dal raggruppamento composto dal Consorzio Leonardo servizi, da Cosmo Scavi e dal Consorzio Stabile Terra. L’intervento sul verde prevede anche la piantumazione di 100 mila tra alberi e arbusti.

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