Ambesi difende Sinner: “Se venisse squalificato anche solo per un giorno, sarebbe vittima di una caccia alle streghe”
Massimiliano Ambesi si è soffermato sul trionfo di Jannik Sinner al Masters 1000 di Shanghai, dove il tennista italiano ha liquidato Novak Djokovic in due set e ha conquistato il settimo titolo di una stagione da favola: “Secondo me Djokovic ha giocato una delle sue migliori tre partite dell’anno. La partita di oggi dimostra che Djokovic è uno dei primi tre giocatori al mondo come livello. I tornei più importanti li hanno vinti tutti Sinner, Alcaraz e Djokovic, l’oro olimpico ha un grande peso specifico“.
Il telecronista di Eurosport ha poi proseguito, nel corso dell’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Questa vittoria per Sinner ha un enorme peso specifico, per come arrivata e per il percorso affrontato. Ha dato una dimostrazione di forza imponente. Di fronte ad un giocatore come Sinner, cosa puoi fare per metterlo in difficoltà sul cemento? Djokovic ha servito in maniera stellare. Quando i punti sono diventati importanti, l’italiano ha risposto presente. La capacità di Sinner di giocare i punti importanti in maniera chirurgica va rimarcata. Signori, questa è una delle stagioni più clamorose della storia del tennis: Sinner ha quasi 12000 punti, contando che gli sono stati tolti quelli di Indian Wells e che ha saltato Roma. Con buona pace dei detrattori. Se va a vincere Bercy, entrerà nel club ristretto di chi ha vinto quattro 1000 in una stagione: gli altri sono Federer, Djokovic e Nadal”.
L’esperto di tennis ha poi cercato di spiegare le differenze che Djokovic riscontra tra i match contro Alcaraz e quelli contro Sinner: “Contro Sinner per Djokovic è più difficile che con Alcaraz perché è una partita a specchio, ma con 14 anni di differenza. Io il serbo l’ho visto meglio oggi che agli Australian Open. Nelle ultime cinque sfide, quattro volte ha vinto Sinner: i numeri parlano chiaro. Sono rimasto impressionato dal primo set di Djokovic. Ma quando contava, Sinner ha aggiunto quel quid in più che ha fatto la differenza.
Massimiliano Ambesi si è nuovamente soffermato sulla positività al Clostebol, in attesa della sentenza che il TAS emetterà dopo il ricorso presentato dalla WADA: “Ci sono tanti casi che hanno aspetti in comune con Sinner, ma nessuno identico. Lui arriva al TAS dopo un proscioglimento in primo grado, è un caso unico perché prima ci si arrivava dopo una condanna. Il sistema italiano deve difendere Sinner e far capire che la lotta al doping è altro, non una caccia alle streghe. Secondo me questa non è lotta al doping, c’è dietro della politica, c’è questa lotta tra WADA e USADA che ha stancato. Servirebbe una bella presa di posizione da parte dello sport italiano. Le regole si conoscono, così come le falle di un regolamento che non sta in piedi. Non può essere sacrificato un ragazzo all’apice della carriera che non ha mai avuto la minima intenzione di doparsi“.
Sempre sul processo che avrà luogo nei prossimi mesi: “Abbiamo tre giudici al di sopra delle parti al TAS che non possono essere condizionati da alcunché. WADA sicuramente è stata condizionata da fattori esterni. Questo è quello che emerge analizzando il loro comportamento. Se Sinner venisse squalificato anche solo per un giorno, sarebbe un messaggio sbagliato, ingiusto e diseducativo: vorrebbe dire che la lotta al doping è una caccia alle streghe. Se ciò accadesse, mi aspetterei una presa di posizione netta da parte dello sport italiano”.