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Burling sulla penalità inflitta a Ineos: “Ci avevamo provato già ieri. Non è stato comodo avere le barche così vicine”

Weekend oltremodo positivo a Barcellona per Emirates Team New Zealand, che ha cominciato nel migliore dei modi la serie contro Ineos Britannia vincendo le prime tre regate della 37ma America’s Cup. I detentori della Vecchia Brocca, ammessi automaticamente all’ultimo atto della competizione sportiva più antica al mondo, hanno dimostrato sin qui una netta superiorità soprattutto di bolina facendo però la differenza già in partenza.

Esemplificativa in tal senso gara-3, l’unica prova andata in scena oggi (gara-4 è stata rimandata a domani per vento troppo leggero), con i Kiwi che hanno avuto la meglio nella fase di pre-start provocando una penalità al team britannico e ipotecando di fatto il Match Race ancor prima di attraversare la linea di partenza, considerando il potenziale della barca neozelandese.

Molto interessante il duello ravvicinato tra New Zealand e Ineos in gara-3, con Peter Burling che ha trovato una contromisura alla consueta strategia di Ben Ainslie sorprendendo il Challenger e forzando di fatto la penalità a Britannia. Il fenomenale skipper neozelandese ha poi ammesso di aver provato la stessa manovra già sabato, senza successo.

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Sì, ci avevamo già provato ieri ma ci sono passati davanti di poco. È stato un po’ scomodo onestamente quando le due barche si sono avvicinate così tanto. Gli arbitri hanno stabilito che siamo stati puliti in quell’episodio, quindi è stato grandioso ottenere la penalità di Ineos per poter controllare la regata“, le parole di Burling ai canali ufficiali di Emirates Team New Zealand.

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