Pallacanestro Trieste, le lodi del capitano Deangeli
«La bellezza di questa squadra sta nelle piccole cose. La magia e il segreto di un inizio di stagione come il nostro ha una spiegazione ben precisa che va ricercata in una quotidianità vissuta con gioia. Siamo un grande gruppo che lavora sodo e che, penso si noti, in campo e fuori sta molto bene assieme».
Lodovico Deangeli, capitano biancorosso, racconta i segreti di una Pallacanestro Trieste che sta impressionando per i risultati ottenuti e la qualità del suo gioco. Una Trieste che in questo inizio di stagione ha stupito per la capacità di andare oltre le difficoltà di un calendario che le ha proposte sfide complicate.
«Risultati che fanno parte di un percorso iniziato già nella passata stagione – sottolinea Deangeli – e che ci ha permesso di tornare in serie A. Michael Arcieri e coach Jamion Christian hanno introdotto uno stile e abitudini diverse rispetto a quelle a cui eravamo abituati. L’approccio alle partite, nella consapevolezza delle potenzialità e della forza di questa squadra, ci dà la serenità per andare in campo con la convinzione di poter vincere contro qualsiasi avversaria. Non voglio dire che ci aspettavamo tre successi consecutive ma, per i motivi sopra elencati, questo inizio così positivo non è una sorpresa».
Tutti coinvolti, chi fino a oggi è stato protagonista sul parquet e chi, come quella parte del gruppo italiano che non è ancora riuscito a spendere minuti in campo, si sta limitando a dare il suo apporto nel corso della settimana mantenendo alto il livello e la qualità degli allenamenti.
«Questo percorso virtuoso – sottolinea Lodovico – è iniziato nel corso dell’estate quando il gruppo che ha conquistato la promozione ha saputo accogliere e far sentire a casa i nuovi arrivati. Si è creato, sin dal primo giorno, il clima giusto e un affiatamento che non è mai scontato. La cosa che più mi colpisce è vedere la voglia con cui ci alleniamo e la determinazione che mostriamo in ogni partita. Valentine ha un passato Nba, Ross è già stato mvp di questo campionato, Brown e Uthoff hanno avuto una carriera importante eppure hanno una fame di vittoria non comune. Per quanto mi riguarda, ma vale anche per i miei compagni che ancora non sono scesi in campo, continuiamo a lavorare e ad allenarci con serietà e dedizione. Se nel corso della stagione dovesse servire il nostro contributo, saremo pronti a darlo».
Tutti uniti per un unico obiettivo, nella consapevolezza che il difficile arriverà adesso. Trieste si sta trasformando da neopromossa ambiziosa a splendida realtà di questo campionato, un cambiamento di status che porterà le sue avversarie a prenderla molto sul serio. A cominciare da Reggio Emilia, avversaria che domenica proverà a farla inciampare nel match in programma alle 20 al PalaTrieste.
«Se Tortona è stato il match della consapevolezza – conclude Deangeli – Reggio Emilia sarà quello della maturità. A Jesolo l’abbiamo già affrontata perdendo, ma quella partita non fa testo perché giocata con noi che avevamo qualche assenza di troppo. Domenica sarà un’altra partita, ma solo a condizione di non sottovalutare l’impegno».