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Bando per il lavoro temporaneo al Porto di Venezia: torna lo scontro tra Autorità e lavoratori

Il bando da 35 milioni per l’affidamento della fornitura di lavoro temporaneo riaccende lo scontro al Porto. E i lavoratori portuali della Nuova Clp (Compagnia lavoratori portuali) stanno già valutando di scioperare se il presidente dell’Autorità portuale, Fulvio Lino di Blasio, non ritirerà in autotutela o non integrerà il disciplinare di gara uscito a fine settembre che fissa nel 28 ottobre la scadenza per la presentazione delle offerte da parte delle società interessate.

Per cercare di trovare una soluzione di Blasio ha risposto alla richiesta di incontro inviata giovedì 10 ottobre dai rappresentanti sindacali e li ha convocati per il 15 ottobre alle 16 nella sede dell’Autorità. Il 16, invece, è prevista l’assemblea dei lavoratori portuali.

Primo caso in Italia

L’Autorità portuale di Venezia è la prima in Italia che procede con il bando per il rinnovo del lavoro temporaneo (i portuali impiegati nei diversi terminal, in aggiunta a dipendenti diretti, a seconda dei carichi di lavoro) adottando i nuovi criteri della direttiva Bolkestein e del codice degli appalti pubblici.

E che a Venezia si stia giocando una partita molto delicata, alla quale si guarda anche da altri porti italiani, lo dimostra il fatto che si siano mosse anche le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti.

Con una lettera, spedita al Porto di Venezia ma anche ai vertici di Assoporti, in cui fanno loro le criticità mosse dall’Ancip (l’Associazione nazionale compagnie imprese portuali) e chiedono la rimozione «delle gravi anomali presenti nel bando». L’elenco delle «anomalie» presenti nel bando è elencato in una seconda lettera, firmata dai segretari territoriali Federica Vedova (Filt Cgil), Marino De Terlizzi (Fit Cisl) e Andrea D’Addio (Uilt Uil).

La richiesta nominativa

Una di quelle che più a indispettito lavoratori e rappresentanti sindacali è quella che riguarda la «richiesta nominativa» di uno o più lavoratori.

Oggi i Terminal fanno sapere alla Clp, attuale assegnataria dell’appalto, di aver bisogno, per esempio, di un gruista o di un operaio specializzato.

Da domani, con questo bando, come previsto dall’articolo 15 del capitolato di gara, le aziende potranno chiedere dello specifico lavoratore Mario Rossi e «l’impresa somministratrice, in esito a richiesta nominativa dell’impresa utilizzatrice», si legge nel bando, potrà «somministrare lavoratori nominativamente diversi da quelli per cui è stata richiesta la prestazione, solo qualora l’organizzazione dei turni di lavoro non consenta di riscontrare la richiesta nominativa».

Un comportamento che, per le organizzazioni sindacali, vìola «i più elementari principi di pari opportunità di accesso al lavoro» e «il divieto di discriminazione di ogni lavoratore». Ma di punti contestati ce ne sono molti altri.

Gli altri fronti aperti

Ad esempio il fatto che, in caso di contestazione mossa dai terminalisti a un lavoratore temporaneo, i rappresentanti sindacali - secondo la loro interpretazione del bando - verrebbero sostanzialmente esclusi dall’iter della procedura disciplinare, dando maggiore discrezionalità all’Autorità portuale nel comminare le sanzioni.

Altri dubbi riguardano il modo in cui sarà applicata la clausola sociale, la norma che obbliga la società che dovesse subentrare nella gestione del servizio, ad assumere i lavoratori attualmente impiegati con la Clp.

E c’è infine il rapporto con i portuali di Chioggia che, stando al disciplinare, potrebbero essere utilizzati, se necessario, per lavorare sulle banchine di Porto Marghera. C’è poi il nodo delle tariffe orarie, ritoccate per i turno di 8 ore rispetto all’accordo che era stato raggiunto ad aprile. Un altro articolo del bando prevede anche che vengano illustrate le modalità organizzative per garantire l’operatività della manodopera h24.

Le linee guida di luglio 2023

Nel luglio del 2023 Autorità portuale e organizzazioni sindacali avevano stabilito delle linee guida per la stesura del bando che, per i lavoratori, sono state però quasi tutte disattese.

Il 15 ottobre ci sarà il confronto con i vertici del Porto. Il 16 l’assemblea dei lavoratori della nuova Clp: la decisione che prenderanno dipenderà molto dalle risposte riceveranno oggi.

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