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Cosa c’è nella Manovra 2025: quali sono le misure e le risorse

Nella serata di oggi, 15 ottobre 2024, precisamente alle ore 20:00, è stato convocato il Consiglio dei Ministri per discutere della Manovra finanziaria 2025 e del Decreto Programmatico di Bilancio, come rivela la nota numero 100 di Palazzo Chigi.

Dunque da una parte la riunione tra i ministri sarò dedicata esclusivamente al DPB, un documento necessario in cui il governo anticipa le spese previste per il prossimo anno, attraverso proiezioni delle principali voci di entrata e spesa, che deve essere inviato a Bruxelles entro la mezzanotte di oggi. Dall’altra si parlerà della Manovra 2025, visto che il disegno di legge di bilancio dovrà essere presentato al Parlamento italiano entro il 21 ottobre 2024.

Per cui, quali sono le misure (di cui si è discusso nell’ultimo mese) che potrebbero essere inserite nel ddl di Bilancio, e quali invece quelle che potrebbero non essere confermate?

Quali e quante sono le risorse della Manovra 2025?

In base alle informazioni diffuse da Adnkronos, la Manovra finanziaria 2025 dovrebbe beneficiare di 25 miliardi di euro. Risorse molto basse, a fronte delle esigenze dei vari ministeri e della realtà sociale italiana. Attualmente, il MEF può contare su 16 miliardi, di cui 10 in arrivo dalla stima deficit-PIL 2024 (3,8%) e 6 dalla cancellazione dell’ACE al fondo per il taglio delle tasse.

Le altre risorse arriveranno da vari contesti. Tre miliardi dovrebbero arrivare dai tagli alle amministrazioni centrali e dai Comuni, mentre altri 2 miliardi dovrebbero arrivare dal concordato preventivo biennale.

Altre risorse invece sono attese dai tagli alle detrazioni fiscali e al “contributo volontario” richiesto alle banche (tema noto anche come tasse sugli extraprofitti), che eventualmente potrebbe essere richiesto anche ad aziende di high-tech oppure chi ha registrato un’impennata di profitti rispetto all’attuale congiuntura di alti tassi di interesse.

Manovra 2025: quali misure potrebbero essere confermate?

Sono diverse le misure che potrebbero essere contenute all’interno della prossima Legge di Bilancio, e che verranno discusse stasera. Innanzitutto, ci sono alcune misure che dovrebbero diventare strutturali, come la riduzione delle aliquote IRPEF e il taglio dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti.

In particolare, per quanto concerne il taglio del cuneo fiscale, si lavora sulle retribuzioni fino a 35mila euro lordi, con un alleggerimento dell’IRPEF che porterebbe 100 euro in più in busta paga. Si va poi verso la probabile conferma di Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna per la pensione anticipata e un aumento delle pensioni minime. Poi dovrebbe essere confermato anche il Bonus Mamme Lavoratrici.

Un altro cavallo di battaglia del governo riguarda la possibilità di far guadagnare meno tasse a chi ha più figli, attraverso l’introduzione di un quoziente familiare. Sul fronte stipendi, si lavora all’aumento della flat tax sulle partite iva al 15% per i ricavi fino a 100mila euro.

In aggiunta, sono previsti dei tagli: probabilmente saranno confermati i tagli alla spesa dei ministri e degli enti locali, sebbene non tutti i ministri siano d’accordo con questa proposta. Secondo quanto scrive Orizzonte Scuola, il taglio dovrebbe arrivare al 5%.

Nel capitolo tagli rientra anche la politica di sfoltimento dei bonus e delle agevolazioni fiscali, che dovrebbe portare circa 400 milioni nelle casse dello Stato. In particolare, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, si lavora al tax expenditures, cioè a tagliare 412 su 625 agevolazioni e detrazioni fiscali. Per alcune però, si pensa a un tetto onnicomprensivo alle detrazioni in funzione del reddito.

Un capitolo a parte lo meritano i Bonus per le case: si va verso lo stop per la seconda casa, mentre la detrazione fiscale per le prime dovrebbe fermarsi al 50%. Lo stesso per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione, la cui agevolazione dovrebbe essere confermata al 50% – invece che abbassato al 36% come prevede la normativa.

Leggi anche: Manovra 2025 e Assegno Unico: cosa cambia con la Legge di Bilancio

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Cosa non dovrebbe contenere la Manovra di Bilancio 2025?

Questa sera il Consiglio dei Ministri non dovrebbe confermare o smentire la proposta del “contributo volontario” da richiedere alle banche. Al momento però, come rivela il Corriere della Sera, citando fonti del ministero dell’Economia, la trattativa tra il Tesoro e l’Associazione bancaria “andrà ancora avanti ad oltranza”.

Infine sembra tramontata l’idea di una Manovra che preveda un aumento temporaneo dell’Ires per alcuni settori di attività (come assicurazioni ed energia). Il Mef poi ribadisce che non saranno previste aumenti delle tasse per le persone e per le aziende, come scrive il Corriere della Sera.

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