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Schlein, Conte, Bonelli: alla Camera va in scena un coro stonato contro il governo (video)

Nell’aula di Montecitorio va in scena il coro stonato delle opposizioni al momento delle dichiarazioni di voto sulle comunicazioni del premier Meloni, in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì.

Da una parte la solista per eccellenza, Elly Schlein, che intona il suo rap alla J-Ax, lasciando intendere che il Pd non voterà Fitto in Europa. Un annuncio che conferma, se mai ci fosse stato bisogno, la tendenza anti italiana della segretaria dem, sempre più lontana dagli interessi nazionali. Un comizietto zeppo di slogan, tipo: “Il Partito democratico continuerà a inchiodarvi alle vostre responsabilità. State riportando il paese indietro ma noi vi fermeremo”.

Suona invece più come una litania quella dell’ex avvocato del popolo, Giuseppe Conte, che invita Meloni a “togliersi il guscio di Calimero”. Anche lui, neanche a dirlo, boccia Raffaele Fitto commissario Ue, con un gelido: “È pessimo”. Giudizio pronunciato da chi, in qualità di presidente del Consiglio, ha indicato Gigino Di Maio come ministro degli Esteri, il che la dice lunga. E in fondo rende la bocciatura quasi come una consacrazione dello stesso Fitto.

Dichiarazioni di voto: la palma della più ridicola al mitico Bonelli

Non ha deluso le aspettative Angelo Bonelli, che da consumato showman delle aule parlamentari, ha sciorinato alcuni “classici” del suo repertorio. Niente pietre dell’Adige, stavolta, ma una relazione Onu e un post del 2019 della stessa Meloni.  “Lei ha detto che ha votato Gentiloni. Ma non l’ha fatto: questo è il suo post in cui parla di ‘inciucio’ il 5 settembre del 2019, un post in cui diceva no a Gentiloni”, tuona Bonelli.

Il deputato di Avs regala poi un siparietto dei suoi: “Lei, Meloni, deve delle scuse a Sea Watch. È l’Onu che dice che la guardia costiera tunisina è responsabile di torture e stupri ai danni di migranti non Sea Watch”. Frasi che portano la Meloni a una inevitabile reazione basita. “È inutile che si mette le mani nei capelli – rintuzza Bonelli – È l’Onu, a meno che non pensiate come Netanyahu che l’Onu non serve più a niente e vada messa al bando. Le faccio dono della relazione dell’Onu”. Con tanto di ennesima sceneggiata. Tre canzoni stonate, su vecchi slogan, come triti tormentoni: l’opposizione in Italia oggi è questo. E come si legge in più di un post spuntati sui Social, rappresentano la migliore garanzia per il governo Meloni.

Procaccini: “Schlein si conferma anti italiana”

Per l’europarlamentare di FDI-ECR, Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo. “Dall’intervento di oggi alla Camera dell’onorevole Schlein, si evince la decisione del PD di votare a favore della Commissione von der Leyen, ma contro il commissario italiano in Europa. Se così non è, lo chiarisca subito e senza infingimenti. Se è invece così, come temo, vuol dire che la sinistra italiana, una volta di più, si conferma anti italiana per costituzione”.

“Rammento che nella scorsa legislatura – prosegue Procaccini – il gruppo dei Conservatori europei, che oggi rappresento e di cui fa parte Fratelli d’Italia, quando era guidato da Raffaele Fitto, non ebbe remore nel sostenere il candidato italiano all’esito dell’audizione per la nomina dei Commissari UE, malgrado la nostra avversità politica in patria”.

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