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Luca Barbareschi, parte “Se mi lasci non vale” su Rai2. E non ha nulla a che vedere con “Temptation Island”

Il programma non è risposta Rai a Temptation Island. Non è ancora iniziato e parte già con una polemica il nuovo programma di Luca Barbareschi. Cinque puntate, sei coppie, una villa e sei settimane di tempo per risolvere ciascuna una crisi che potrebbe essere definitiva. Luca Barbareschi, nel ruolo di narratore e indagatore, presenta così ‘Se mi lasci non vale’: al via in prima serata su Rai2 a partire da lunedì 21 ottobre per cinque episodi. Un “esperimento sociale“, lo definisce, ed anche una nuova sfida per l’eclettico attore e conduttore. Che ora pare stia vivendo una nuova fase esistenziale come concorrente dell’attuale edizione di Ballando Con Le stelle‘. Concorrente peraltro apprezzatissimo (video), stando ai commenti dei “giudici”. “Ho alle spalle cinquant’anni di carriera fatta tutta di sfide -dice Barbareschi-. E ho molte lauree in fatto di questioni matrimoniali”, ironizza sulla sua movimentata vita sentimentale.

“Se mi lasci non vale”: il nuovo proggramma di Luca Barbareschi

Il conduttore spiega che si tratta di un programma dove “ci sono delle coppie normali: gente comune, non star né iperpalestrati”, che cercano di ritrovarsi dopo una crisi. Perché “siamo tutti un po’ vittime di Walt Disney e del vissero tutti felici e contenti”. Lui sarà il filo conduttore. Il suo ruolo sarà quello di raccontare le vicende delle coppie attraverso i monitor dietro una regia; accompagnando lo spettatore e facendo ogni tanto delle incursioni in presenza nella villa dove si trovano le sei coppie. “Una chiave alla Truman Show, dove io in una sala di regia con decine di monitor guardo, parlo, entro ogni tanto; oppure mi giro verso il pubblico per spiegare quello che accade”. Il programma andrà in onda ogni lunedì: “non è una giornata facile ma, nella mia vita, non vorrei mai fare il lavoro dei palinsesti. Non c’è mai la serata ideale”. La concorrenza è tanta e molteplice. Le coppie sono state scelte dopo un lungo casting: ci sono gli sposati, i fidanzati, i conviventi: chi è genitore e chi non lo è. C’è anche una coppia di attori (che stanno insieme realmente nella vita) con il ruolo di ‘infiltrati’.

C’è chi sostiene che il format sia una copiatura bella e buona di Temptation Island. Proprio in queste ore si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di “Temptation Island”. Il direttore dell’intrattenimento Prime Time Marcello Ciannamea ha voluto immediatamente rispondere alla polemica: “Non c’entra assolutamente nulla con Temptation Island. L’obiettivo è quello di fare un docu-reality: un esperimento sociale, un luogo dove raccontiamo un percorso di sei coppie in cui tutti possono rispecchiarsi.– Racconta storie di solitudini, di incomprensioni. Racconta storie che tutti noi possiamo incontrare nelle nostre storie di coppie. È un programma in cui non si vince nulla.“. Un format che potrebbe dunque ricordare a grandi linee quello del programma di Maria De Filippi, ma che in realtà presenterà differenze nettamente sostanziali.

“Temptation Island era il punto di riferimento da evitare”

A questo, il vicedirettore Giovanni Anversa ha poi aggiunto: “Temptation Island, era il nostro punto di riferimento da evitare“. Inoltre, nel programma “Sono due le coppie con figli: una coppia ha tre figli ed è sposata da diversi anni; un’altra ha una figlia, ma non sono sposati“, come ha rivelato Lorenzo Torraca, CEO della casa di produzione. Un elemento che differenzia ulteriormente questo format da quello di Canale5: nel quale le coppie non devono essere sposate o avere figli in comune. In più, Torraca ha anche aggiunto: “Il nostro è un format italiano a differenza di Temptation Island“.

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