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Latisana, tornano i detriti sotto il ponte: il Tagliamento si è alzato

Il maltempo della scorsa settimana, con il conseguente innalzamento del livello del fiume Tagliamento, ha lasciato ancora una volta detriti sui piloni dei due ponti che collegano la regione Veneto con il Friuli Venezia Giulia.

In questa occasione il ponte ferroviario, che è quello situato verso le montagne, è quello che ha trattenuto il maggior numero di ramaglie e arbusti, che hanno originato un’isola di 5 o 600 metri quadrati, che ostruisce il passaggio dell’acqua e preoccupa i latisanesi.

«Abbiamo già provveduto a inviare una richiesta a Rfi sollecitando la rimozione del materiale ligneo che si è depositato sul suo ponte – spiega l’assessore che detiene la delega per la sicurezza del Fiume Tagliamento, Sandro Vignotto –. Chiediamo che l’intervento venga realizzato quanto prima, non aspettando di agire la prossima primavera».

L’intervento, infatti, era stato completato lo scorso giugno sul ponte ferroviario, così come meno di un mese fa erano stati ripuliti i piloni del vicino ponte stradale da parte dell’ex Genio civile, ma ora, i piloni di Rfi necessitano di un intervento urgente, mentre un quantitativo inferiore è rimasto depositato sul ponte di Anas.

«Continuiamo a monitorare la situazione ma ci stiamo rendendo conto che probabilmente la pulizia accurata appena effettuata sul ponte stradale ha permesso di registrare un accumulo inferiore – spiega l’assessore Vignotto – ma è sempre più evidente che sia necessario programmare interventi congiunti per la pulizia, e la messa in sicurezza del fiume.

Gli accumuli sono infatti esponenziali. Mentre in passato questi eventi atmosferici c’erano ma si presentavano con una minore frequenza con il risultato di rendere necessari gli interventi di rimozione ogni tanto, oggigiorno si presentano ormai sempre più spesso e sempre più intensi. Questo inevitabilmente si traduce nella necessità di eseguire le operazioni di pulizia dei piloni con una frequenza maggiore e, come in questo caso, anche a pochi mesi dal precedente intervento».

L’assessore spiega che la causa di questa problematica potrebbe essere legata non solo all’intensificarsi degli eventi meteorologici, ma anche a un diverso utilizzo dei boschi che si trovano lungo la golena del Tagliamento, che un tempo venivano mantenuti puliti dai cittadini che vivono lungo il corso del fiume, un’abitudine che non sempre è stata mantenuta. Qualsiasi sia la causa, ora però ciò che si rivela particolarmente urgente è la soluzione al problema.

«Non si possono lasciare quantitativi così importanti di vegetazione a ostruire il flusso dell’acqua – conclude l’assessore che ha anche la delega all’ambiente – chiediamo quindi che venga effettuata una nuova rimozione urgente, e se entro 30 giorni non provvederanno, ci vedremo costretti a sollecitare il prefetto in merito».

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