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“Viagra alle donne incinte? Potrebbe ridurre il rischio di ricorrere al taglio cesareo d’urgenza”: i risultati del nuovo studio

Non solo un aiuto per l’intimità, ma anche un valido alleato per le donne in sala parto. Anche se un poco inaspettato. Si tratta del Viagra che secondo uno studio guidato dalla Guilan University of Medical Sciences in Iran e pubblicato sul Journal of Reproduction & Infertility sarebbe in grado di ridurre il rischio di dover ricorrere a un taglio cesareo d’urgenza.

La sofferenza fetale (FD) è una delle cause più frequenti di ricorso al taglio cesareo d’emergenza (CS) a causa dell’insufficiente apporto di sangue uteroplacentare durante il travaglio. Gli autori del nuovo studio volevano valutare se il citrato di sildenafil (SC) – il viagra appunto – fosse in grado di migliorare l’apporto di sangue uteroplacentare e ridurre l’ipossia fetale e la sofferenza fetale. Hanno portato avanti il loro studio con 208 pazienti. Queste sono state assegnate – in maniera del tutto casuale – a due gruppi di 104 pazienti ciascuno. Al momento del travaglio, alle donne di un gruppo è stato somministrato il viagra a quelle dell’altro un placebo. Tra quelle che hanno assunto il Viagra solo 13 hanno dovuto subire un cesareo d’urgenza, mentre il numero è salito a 27 nel gruppo del placebo. Il Viagra – spiegano gli autori dello studio – “è un agente vasodilatatore ben tollerato senza effetti teratogeni o tossici. È importante sottolineare che il suo effetto selettivo sui vasi pelvici non porta ad un calo della pressione sanguigna sistemica. Questo effetto selettivo è particolarmente importante nelle donne in gravidanza poiché comunemente hanno livelli di pressione sanguigna basale più bassi a causa di cambiamenti fisiologici”.

In più le loro risultanze suggeriscono che “il SC non prolunga né la fase latente né quella attiva del travaglio, indicando che non interferisce con le contrazioni efficaci necessarie per una progressione del travaglio tempestiva ed efficiente”. E allo stesso tempo quei risultati segnalano che il Viagra non aumenta il sanguinamento durante il travaglio. Gli stessi studiosi hanno aggiunto: “Il punto di forza del nostro studio è stato il rigoroso protocollo di studio, poiché si trattava di uno studio in doppio cieco, controllato con placebo e il suo design riduceva al minimo i bias. I nostri risultati dimostrano che il sildenafil è un intervento efficace e sicuro per prevenire la sofferenza fetale e ridurre la necessità di tagli cesarei d’urgenza durante il travaglio”. Ammettono per contro che sia necessario approfondire la ricerca, per valutare anche specifici effetti collaterali per l’uso del Viagra in questo contesto.

I loro risultati riecheggiano uno studio australiano simile condotto su 300 donne, che ha riscontrato anch’esso una riduzione “molto promettente” nel numero di interventi chirurgici d’urgenza tra le donne che hanno assunto Viagra durante il travaglio. All’epoca i ricercatori avevano somministrato il sildenafil a 150 donne incinte che stavano andando in travaglio presso il Mater Mothers’ Hospital di Brisbane. Per fornire un confronto, ad altre 150 donne che erano anche in travaglio erano state somministrate pillole di placebo. Nel gruppo del sildenafil, sono risultati necessari il 51 per cento in meno di cesarei e c’è stato il 43 per cento in meno di irregolarità della frequenza cardiaca, un segno di difficoltà fetale. Non sono stati invece osservati effetti collaterali importanti.

L'articolo “Viagra alle donne incinte? Potrebbe ridurre il rischio di ricorrere al taglio cesareo d’urgenza”: i risultati del nuovo studio proviene da Il Fatto Quotidiano.

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