Morto l’artista triestino Enzo Navarra. Fu protagonista alla Biennale di Venezia
Una passione per l’arte nata quando era solo un ragazzino e un amore per la pittura, la scultura e per la poesia coltivato fino all’ultimo giorno di vita. È scomparso a 78 anni, dopo una malattia, Vincenzino Navarra, chiamato da tutti semplicemente Enzo.
L’artista era conosciuto e apprezzato a Trieste. Fin da piccolo l’arte ha fatto parte della sua esistenza, la sua prima mostra risale a quando aveva appena 16 anni. Da adulto, dopo un periodo di insegnamento in un liceo di Pordenone e in una scuola media di Trieste, si è dedicato totalmente alle sue opere, a mostre di scultura e pittura, ma anche al restauro di case, chiese e altri spazi che avevo bisogno di un’attenzione particolare.
La sua esperienza più importante è stata la partecipazione alla Biennale del 1980 a Venezia, dove era stato nominato “artista dell’anno”, ma le sue creazioni sono state parte della quotidianità sempre, in una produzione instancabile e ricca di estro.
A ricordare il suo talento e il suo lavoro sono i quattro figli: «Anche quest’estate, ricoverato all’ospedale, dipingeva. E fino all’ultimo giorno ha scritto poesie. Le abbiamo raccolte tutte e sono pronte per la pubblicazione. Ma più in generale – sottolineano – ha adorato tutto ciò che era arte».
Per lungo tempo Navarra ha collaborato con il MiniMu, il museo di Trieste dedicato ai bambini, che nei giorni scorsi sui social ha condiviso un pensiero rivolto a lui: «È morto Enzo Navarra, amico e sodale, avventuroso esploratore di forme e segni, colori e parole. I soci e il consiglio direttivo di Gruppo Immagine, assieme agli amici di MiniMu, lo salutano e lo ricordano con affetto. Compagno e promotore di eventi e incontri, di ricerche e soluzioni».
I funerali si terranno venerdì alle 12 alla chiesa di piazzale Rosmini. Prima ancora di un artista, Navarra è stato un padre molto amato: «Ricorderemo sempre – dicono i figli – le serate trascorse insieme, a parlare vicino al caminetto. È stato un papà affettuoso e attento, e ci ha insegnato a trovare la gioia in ogni piccola cosa». —
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