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Jannik Sinner: “La pressione è divertente, affronto il torneo con lo stesso approccio dell’anno scorso”

Jannik Sinner è pronto alla sfida. Il n.1 del mondo è il grande favorito per il successo nelle ATP Finals 2024 a Torino. Il pusterese, reduce da una stagione straordinaria con due titoli Slam e tre Masters1000 in bacheca (per un totale di sette tornei conquistati) nel 2024, ha voglia di conquistare un successo importante in Italia, cosa che ancora manca nel proprio palmares.

Ci proverà Jannik, ricordando l’esperienza dell’anno scorso quando fu capace di raggiungere l’atto conclusivo, venendo però sconfitto da Novak Djokovic, che in quest’edizione non ci sarà. Nel Media-Day una grande ovazione per il nostro portacolori, sommerso letteralmente dall’affetto dei tifosi. Una grande attenzione e pressione da gestire, ma il n.1 ATP non sembra preoccupato.

Sono qui per giocare un buon tennis e spero di poterlo fare. La pressione? Ognuno le ha nel suo lavoro. La mia è divertente. Se la gestisci in modo normale è anche una bella situazione“, ha dichiarato il 23enne nostrano. Parlando del sorteggio, che gli ha riservato nel suo girone l’australiano Alex de Minaur, lo statunitense Taylor Fritz e il russo Daniil Medvedev, ha aggiunto: “Il sorteggio non è una cosa che puoi controllare, sono contento di giocare di nuovo qui, per me lo scorso anno è stato un ottimo torneo vediamo quest’anno. Sono tutti giocatori incredibili, ogni partita sarà una bella battaglia“.

Sull’eventuale Finale contro Carlos Alcaraz, ritenuto il rivale più qualificato: “È sempre difficile parlare di rivalità quando si è così giovani. Siamo due giocatori che danno vita a grandi battaglie. Spero che tutto il torneo sia uno spettacolo per tutti. Essere favorito rispetto allo scorso anno sicuramente è diverso, ma io affronto il torneo con lo stesso approccio“.

Il primo incontro sarà domenica 10 novembre alle 20.30, opposto a de Minaur: “Sono tutti grandi giocatori e ogni partita sarà una bella lotta fin da subito“. Sinner ha poi voluto precisare un concetto su quello che lui rappresenta in Italia: “Penso che la vittoria della Davis abbia dato una grande spinta al movimento. Poi certo, ci sono stati i miei ottimi risultati ma prima di me ci sono stati Fognini, Berrettini, Musetti quest’anno ha fatto una grande stagione, come Cobolli“.

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