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Caso Raimo: “Chi lo difende fa bullismo contro le istituzioni”. Parla la preside del Liceo Montessori

Caso Raimo, il coraggio di una preside.”Se dobbiamo combattere il bullismo a scuola ed insegnare il peso delle parole ai ragazzi non possiamo non condannare il peso delle parole di un docente, Raimo, contro il ministro e l’istituzione che rappresenta. È bullismo contro il ministro la presa di posizione di chi, in nome della libertà di espressione, giustifica la maleducazione e la violenza verbale che nulla hanno a che fare con la libertà di espressione”. Parole inequivocabili di Anna Maria De Luca, dirigente scolastica del Liceo Montessori di Roma. Intorno a Raimo si è coagulato un unanimismo imbarazzante da parte di un “soccorso rosso” che vorrebbe spacciare la critica politica con l’insulto volgare e violento.

Preside del Liceo Montessori: Raimo fa bullismo contro le istituzioni”

“Stiamo assistendo ad una forma di bullismo contro le istituzioni”, spiega la dirigente scolastica. “La scuola non può avere due pesi e due misure: se avversiamo i ragazzi bulli dobbiamo avversare anche il bullismo degli adulti”. Ancora: “Nel linguaggio conta anche la forma, non solo il contenuto. Trovo disonesto disconoscere che il diritto di manifestare il proprio pensiero possa andare oltre i tre limiti della verità, della pertinenza e della continenza”. Un giudizio sul quale non si può che concordare. “Stiamo dando ai nostri ragazzi un messaggio pericoloso: se in Italia offendere in quel modo un ministro è lecito per un docente, – continua la preside – come possiamo pretendere di spiegare ai ragazzi che non è lecito offendere i docenti? È pericoloso quel che sta accadendo. Vorrei chiedere a chi sta firmando a favore di Raimo, avallando il diritto di offendere, di mettersi una mano sulla coscienza e di assumersi la responsabilità di come spiegare ai ragazzi una tale assurdità”.

Raimo si dice “traumatizzato”

“Non condividere la posizione di un’altra persona non ci dà il diritto di offendere. A scuola si dovrebbe imparare questo principio base della civiltà. Un principio che i docenti devono affermare e non disconoscere. Raimo è un docente che ha scritto per anni su giornali di estrema sinistra e quindi conosce bene le regole del diritto di cronaca. Se ha deciso di infrangerle è gusto che se ne assuma la responsabilità”, conclude la preside. Il professor Raimo si dice “trumatizzato” dalla sospensione di tre mesi con il 50% dello stipendio. “Sto ancora cercando un senso a questa sospensione ma non è facile”. Forse, visto che afferma che le sue parole sono state riportate male da sintesi giornalistiche, meglio ascoltare dal vivo le parole che pronunciò.

Ricordiamo che il liceo fu al centro di polemiche per alcuni studenti che forse goliardicamente si erano fatti ritrarre in una foto col braccio teso. I vertici del liceo Montessori di Roma hanno imposto giustamente 10 giorni di sospensione, lavori socialmente utili a scuola e una serie di letture obbligatorie tra cui:  Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, Il garofano rosso di Elio Vittorini, La ragazza di Bube di Carlo Cassola. Ma anche – scelta bizzarra- l’ascolto di un intervento di Antonio Scurati su Fascismo e populismo, a mo’ di “rieducazione”. Ciò detto, ritorna tutto il discorso del doppiopesismo: ” se avversiamo i ragazzi bulli dobbiamo avversare anche il bullismo degli adulti”.

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