A Padova è allarme per i furti di libretti di circolazione dalle auto
«Sono angosciato, perché questa tipologia di furto è insidiosa e potrebbe portare a problematiche non indifferenti».
A parlare così è A.G. professionista padovano che due giorni fa, di primo mattino, si è ritrovato con il finestrino lato passeggero sfondato e senza i libretti di circolazione, istruzioni dell’auto e il talloncino dell’assicurazione. Un furto su commissione quello subito dall’uomo che è sulla stessa barca di tanti cittadini padovani, che non avendo un garage, parcheggiano in prossimità dell’abitazione su stalli dedicati ai residenti per ore o l’intera notte. Alcuni invece per lavoro lasciano l’auto in sosta davanti all’ufficio fino a sera tardi com’è capitato a Vigonza qualche settimana fa, dove in zona industriale quattro auto hanno subito il medesimo colpo.
Anche in quel caso sono stati asportati i libretti di circolazione e spaccati i finestrini del passeggero, aperti i vani portaoggetti; il resto purtroppo è storia raccontata ai carabinieri competenti della zona e solo problemi per chi si ritrova con questo “regalo” indesiderato. «Quando ho visto il danno» racconta A.G. «mi sono chiesto cosa avessero portato via, perché non lascio nulla in auto visto che usufruisco di un park residenti. Poi, ho verificato il vano portaoggetti e capito. Mi sono recato dai carabinieri del comando di Prato della Valle e lì ho compreso facendo la denuncia, che il furto subito potrebbe avere implicazioni serie».
Gli uomini dell’Arma hanno spiegato al malcapitato che sono ruberie su commissione. I malviventi si appostano, cercano una vettura uguale a quella che hanno già rubato e poi, vanno a colpo sicuro. Oggettivamente per pigrizia, quasi tutti gli automobilisti lasciano i documenti originali negli scomparti interni, visto che le fotocopie in caso di controllo non sono valide. Il furto serve a immatricolare auto rubate, che avranno una targa falsa uguale a quella del colpo e documenti originali, alle volte persino la custodia di plastica della concessionaria che contiene la “carta d’identità della vettura”.
Questo episodio oltre al danno presenta pure la beffa: «Al di là del costo di riparazione del vetro rotto, dovrò spendere un centinaio di euro per le pratiche di richiesta di un nuovo libretto. Una trafila che mi porterà a entrare nel Portale dell’automobilista, a compilare moduli e inviarli a chi di dovere. Poi» aggiunge l’uomo decisamente scocciato «Dovrò attendere che alla Motorizzazione o a una delle agenzie preposte, arrivi la copia del libretto. Infine, non mi resterà che vivere con il tormento».
Purtroppo la spaccata subita potrebbe portare a ricevere contravvenzione, a dover dare spiegazioni e a dimostrare di non essere stati in quel determinato luogo a colpi di pec e invii di copia di avvenuta denuncia. Ma la cosa potrebbe essere più complicata. «Potrei ritrovarmi l’auto ipotecata e non poterla vendere, perché chi ha quella rubata potrebbe fare danni o chiedere soldi a garanzia. Vi rendete conto?».
Il professionista, come tutti gli altri sfortunati del caso, ha 90 giorni di tempo per svolgere le pratiche e richiedere la duplicazione. I colpi messi a segno attualmente tra Padova e provincia riguardano per lo più utilitarie, ad agire bande organizzate forse dell’Est Europa o locali, connesse con “l’export” illegale. Meglio quindi lottare contro la pigrizia e togliere i documenti dell’auto che ritrovarsi con grane simili. Purtroppo però il vetro rotto nel caso in cui l’auto faccia “gola” sarà comunque sfasciato, perché i ladri vorranno ispezionare i vani dell’auto, alla ricerca magari anche di altri oggetti preziosi.