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Trieste, Valerio porta al Rossetti il “Poema a fumetti” di Buzzati

TRIESTE Va in scena mercoledì e giovedì alle 19.30 alla Sala 1954 del Politeama Rossetti lo spettacolo “Poema a fumetti” di Dino Buzzati, produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e del teatro Stabile di Verona.

Vede Paolo Valerio impegnato nel doppio ruolo di interprete e regista con il commento musicale eseguito dal vivo dalla pianista Sabrina Reale, su composizioni originali di Antonio Di Pofi.

Un omaggio fra musica, fumetto e teatro a Buzzati, protagoniste le 280 tavole, proiettate su tull, del “Poema”, pubblicato con grande scalpore nel 1969.

Qui l’autore intrecciava - in modo inedito, sperimentale e spiazzante per alcuni critici - brevi testi e disegni, rielaborando in chiave moderna il mito di Orfeo ed Euridice. Orfi è un cantautore rock che si esibisce nel locale milanese “Polypus”. Cercherà l’amata Eura nell’aldilà, un inferno pervaso, nelle anime, dal rammarico non poter aspirare a morire ancora, costrette a vivere in eterno.

«Capita nella vita di fare cose che piacciono senza riserve, cose che vengono su dai visceri - così Buzzati presentava ai suoi lettori la sua opera – e “Poema a fumetti” è per me una di queste, come “Il deserto dei Tartari”, come “Un amore”». Per l’autore dipingere e scrivere erano in fondo la stessa cosa.

«Che dipinga o che scriva – diceva infatti - io perseguo il medesimo scopo che è quello di raccontare delle storie. E c’è un equivoco, si crede che io sia uno scrittore, un giornalista, ma io in realtà sono un pittore che per caso poi si è messo a scrivere».

Grande estimatore, tra l’altro, di Carl Barks e del suo mondo dei Paperi, in “Poema a Fumetti” Buzzati proponeva una nuova via per il romanzo. “Poema a Fumetti” è considerata la prima graphic novel pubblicata, o sicuramente tra le prime, anticipando di quasi un decennio il “Contratto con Dio” di Will Einser. Paolo Valerio, da sempre innamorato di Buzzati ne ha portato in scena l’opera più volte, come con “Sette piani”, protagonisti Ugo Pagliai e Paola Gassman, e “Il Deserto dei Tartari”, che ha adattato per il teatro con la collaborazione di Almerina Buzzati, vedova dello scrittore. Collezionista, all’evento alla Sala 1954 porterà anche alcune tavole originali del ”Poema a Fumetti”. “È veramente una sorta di manifesto della sua poetica – sottolinea Valerio –. Attraverso la sua rielaborazione contemporanea del mito Buzzati ci parla di sé stesso, concentrando nelle tavole tutti i temi a lui più cari, l’eterno dialogo tra la vita e la morte, l’intreccio tra paure, speranze, passioni e trasgressioni. Il suo universo meraviglioso e nascosto, anche così pervaso di sensualità, che si intuisce nella sua scrittura, qui, nella pittura, diventa deflagrante».

E “Poema a Fumetti” è un raffinato gioco di citazioni e autocitazioni. «È anche attraverso il rapporto con la pop art, il “surrealismo del quotidiano” e la metafisica, la contaminazione di generi e l’omaggio ad artisti di ogni epoca, tra cui Federico Fellini e Andy Warhol - conclude Valerio – che questo libro, racchiudendo in sé molti altri come solo i capolavori possono fare, svela il suo metodo di lavoro e universo creativo, tra riferimenti culturali, fonti d’ispirazione, suggestioni infantili e interessi di adulto». Biglietti nei punti vendita e circuiti consueti del Teatro Stabile, www.ilrossetti.vivaticket.it. Si consiglia l’acquisto in prevendita. Info. www.ilrossetti.it e 040.3593511. —

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