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Udinese, Bijol è l’unico giocatore sempre in movimento della squadra

Sempre in trincea, dall’inizio alla fine del match. È successo sia con la Slovenia, sia con l’Udinese. I bianconeri hanno il loro highlander: chiamatelo “Robo Bijol”, dato che Jaka ha disputato i dodici incontri di campionato programmati sinora, rimanendo in campo per tutti i 1080 minuti di gioco. Il 25enne di Vuzenica si sta confermando il perno del reparto arretrato friulano, come in casa Empoli si sta scoprendo tale Ardian Ismajli, colonna della difesa a 3 dopo l’addio di Sebastiano Luperto. Anche il nazionale albanese ha sempre giocato: la sfida tra i due “Robocop”, entrambi al centro di voci di mercato, sarà uno dei piatti forti dell’incontro di lunedì, in calendario alle 18.30 in Toscana.

Gli occhi di tanti osservatori saranno puntati nelle due aree di rigore del Castellani, dove svetteranno due centrali affidabili e stakanovisti a tal punto da aver attivato i radar delle big. Se su Ismajli hanno chiesto informazioni sia Inter, sia Juventus, data anche la capacità del 28enne di essere impiegato in un reparto a 3 e a 4, su Bijol si è nuovamente acceso il Napoli, con Antonio Conte desideroso di ricevere dal “ds” Giovanni Manna un difensore. Non sarà un affare di gennaio, visto quanto ha dichiarato pochi giorni fa al nostro giornale Gianluca Nani, group tecnichal director dell’Udinese, ma intanto si guarda al Friuli, dove il centrale sloveno è una certezza. È stato sempre lui, in questa stagione, a guidare la difesa a 3, rappresentando un punto fermo per chi entrava e usciva dalle rotazioni al posto di infortunati (Kristensen, Giannetti) e squalificati (Touré) nel ruolo di “braccetti”.

A essere precisi è dal 16 marzo scorso, dal secondo match dopo il rientro dal suo infortunio, che lo sloveno non è mai uscito dal campo. Inoltre ha disputato quattro partite da capitano nel corso di questa stagione vista l’assenza di Thauvin. Stesso discorso con la Slovenia: nelle ultime 13 gare è sempre rimasto sul terreno di gioco, dimostrandosi forte anche nella difesa a 4 e vestendo in due occasioni la fascia al posto di Oblak.

Bijol ha 25 anni e può ancora progredire, come ha dimostrato di aver fatto nelle ultime stagioni Ismajli, centrale nato in Kosovo e portato allo Spezia dal ds ligure Stefano Melissano. Prelevato dall’Hajduk Spalato nel 2020 e venduto all’Empoli nel 2021 da Riccardo Pecini, in Toscana il centrale è cresciuto sino a ricevere la scorsa estate il comando di una difesa rivoluzionata dopo gli addii di Bereszysnki (Sampdoria), Luperto (Cagliari) e Walukiewicz (Torino). Il segreto dei biancazzurri sta proprio nella tenuta difensiva, con il cavallo di ritorno Mattia Viti a spiccare in alcune statistiche individuali della Serie A (primo per contrasti vinti) come Ismajli, in testa alla graduatoria dei salvataggi. Forte di testa, veloce, il centrale albanese ha anche disputato tutti e sei match da settembre in poi con la sua nazionale, indossando sempre la fascia di capitano (l’atalantino Djimsiti era infortunato). Nessuno operatore di mercato trascura centrali con le caratteristiche di Bijol e Ismajli: il match tra Empoli e Udinese di lunedì è nel loro taccuino.

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