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Cinghiale contagiato a Montesegale, torna l’allarme peste suina

MONTESEGALE. Ritorna l’allarme peste suina in Oltrepo. È risultato positivo alla peste suina africana un cinghiale abbattuto nel territorio di Montesegale. La positività al virus è stata comunicata dall’Izsler, l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, sezione di Pavia, all’Unità veterinaria di Regione Lombardia diretta da Marco Farioli. Inoltre, ieri pomeriggio, nel territorio comunale di Torre de’ Negri, nel Pavese, la polizia provinciale, guidata dal comandante Cristian Blora, ha abbattuto un cinghiale agonizzante di cui ora si accerterà l’eventuale positività alla Psa. Proseguono quindi gli abbattimenti di animali considerati il primo vettore di diffusione del virus, un intervento di depopolamento di cui si sta occupando la polizia provinciale con il supporto dei selecontrollori. Ora si è in attesa che Ats, attraverso un nuovo bando, individui i nuovi selecontrollori e, al momento, gli agenti di Piazza Italia sono aiutati da altri operatori muniti dei requisiti richiesti.

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Gli abbattimenti vengono inoltre effettuati dai cacciatori abilitati, autorizzati da Regione Lombardia, che appartengono agli ambiti territoriali di caccia Atc 4 e Atc 5, che operano indicativamente il venerdì e il sabato, e, in modo meno sistematico, dai circa 150 cacciatori degli Atc 1, 2 e 3, che possono effettuare il “controllo selettivo” che prevede postazioni fisse georefenziate, cioè precedentemente individuate, da cui procedere all’abbattimento dei capi nelle serate di venerdì, sabato e domenica, sempre con il controllo della polizia provinciale. Sono complessivamente 14 gli agenti, oltre al comandante Cristian Blora, che hanno il compito di partecipare e controllare, in modo sistematico, le uscite di selecontrollori e biororegolatori, cioè cacciatori muniti di autorizzazione.

Sono sei le pattuglie della polizia provinciale che tengono sotto controllo costante il territorio, in attesa che un aiuto arrivi anche dall’esercito, come aveva annunciato il commissario straordinario alla peste suina africana, Giovanni Filippini. Il commissario punta al contenimento della circolazione del virus anche attraverso la realizzazione di barriere stradali e la creazione di una zona bianca ampia 10 chilometri dove i cinghiali non devono essere presenti. Massima attenzione anche agli allevamenti, con il potenziamento dei controlli negli allevamenti suinicoli, prevedendo la macellazione o l’abbattimento dei maiali qualora le irregolarità riscontrate non siano sanabili in 15 giorni. Stefania Prato

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