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Anziani maltrattati nella Casa di riposo a Grado, condanne confermate

Si è conclusa con la sentenza della Cassazione la vicenda in ordine ai maltrattamenti ad anziani non autosufficienti ospiti di “Casa Serena” a Grado.

La sesta sezione della Corte Suprema ha rigettato i ricorsi presentati dagli avvocati Ottavio Romano e Paolo Codiglia, in relazione rispettivamente a Rosa Longo e Stefania Di Benedetto, all’epoca operatrici socio sanitarie dipendenti della cooperativa Kcs Caregiver, gestore della struttura.

Con ciò a fronte del pagamento delle spese processuali, nonché di rappresentanza e difesa sostenute dalle parti civili costituitesi. In questo senso sono stati liquidati importi in favore di due anziane allora ospiti, del Comune di Grado e della cooperativa Kcs Caregiver.

Confermata pertanto la condanna sentenziata dalla Corte d’Appello che aveva rideterminato la pena inflitta alle due ex dipendenti della coop a 4 anni (Longo) e 3 anni e 6 mesi (Di Benedetto), sostituita con la detenzione domiciliare. Era stato invece assolto per non aver commesso il fatto un terzo operatore.

La vicenda risale al 2022 nell’ambito dell’indagine dei carabinieri del Nas partita a seguito di alcune segnalazioni circa anomali e ripetuti ricoveri presso il pronto soccorso.

Le attività dei militari avevano permesso di documentare più episodi all’interno della casa di riposo, per i quali la Procura aveva successivamente contestato l’ipotesi di accusa di maltrattamenti in riferimento a otto ospiti. In primo grado, a fronte del rito abbreviato, le condanne disposte dal Gup erano state complessivamente di 12 anni e 8 mesi nei confronti di tre operatori socio sanitari, con il riconoscimento dei danni alle parti civili. Risarcimenti dimezzati, passati da 20 a 10 mila euro, per ciascuna delle parti civili, come deciso dalla Corte di Appello.

L’avvocato Francesco De Benedittis che assiste la parte civile Comune di Grado ha osservato: «Si mette la pietra tombale su questa vicenda, dove è stato sancito definitivamente il principio che l’ente locale è stato danneggiato dalla condotta delle imputate, come da sempre è stato sostenuto. Rimaniano in attesa di leggere con grande interesse le motivazioni della Suprema Corte».

Le parti civili rappresentate dagli avvocati Elisa Sottosanti, Alessandro Tavella, Sara Carisi e Manuela Tortora, hanno espresso «piena soddisfazione per l’epilogo del giudizio avanti alla Corte di Cassazione che, confermando in via definitiva le condanne e le severe pene inflitte alle imputate, ha posto fine alla triste vicenda giudiziaria dei maltrattamenti agli anziani nella casa di riposo di Grado, emersi nel corso del 2022 a seguito di una minuziosa indagine della Procura della Repubblica di Gorizia.

Si auspica che la penosa vicenda e il suo esito possano costituire un motivo di maggior vigilanza e attenzione nei confronti delle strutture che accolgono gli anziani ospiti, soprattutto nelle situazioni di maggior fragilità, e di coloro che vi prestano servizio».—

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