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Causa un incidente in via Costalunga e scappa: individuato dalla polizia locale di Trieste 

Un incidente in via Costalunga avvenuto qualche sera fa a Trieste ha richiesto l’intervento della Polizia locale che oggi, giovedì 21 novembre, ha diffuso una nota che spiega come sia riuscita a rintracciare il pirata della strada coinvolto.

Sul luogo dell’incidente era intervenuta la pattuglia del Reparto Motorizzato e del Nucleo Interventi Speciali: aveva raggiunto un veicolo fortemente danneggiato a bordo strada con il suo conducente già soccorso dai sanitari, in forte stato di agitazione, trasportato poi in ospedale per accertamenti.

Il conducente ha riferito agli operatori che era stato urtato da un veicolo di colore nero proveniente dalla direzione opposta che, dopo l’impatto, aveva proseguito la marcia senza soccorrerlo né lasciargli alcun dato. Il ferito nera riuscito in alcun modo a prender nota della targa o del modello.

Durante i rilievi, gli agenti hanno raccolto tra i detriti diversi pezzi di plastica nera e un sensore di temperatura esterna di una nota casa automobilistica diramando così una nota di ricerca per un veicolo di quella marca, nero e con danni evidenti sullo spigolo anteriore sinistro.

Il giorno successivo un altro operatore del Reparto Motorizzato, libero dal servizio, ha notato un veicolo, compatibile con quello da ricercare che presentava appunto degli ingenti danni, sebbene fosse parcheggiato in modo tale da occultarli alla vista (pneumatico a terra e parabrezza anteriore infranto a causa di un violento colpo dall’interno dell’abitacolo - plausibilmente una testata -).

Gli agenti hanno così rintracciato il proprietario, che alcuni giorni dopo si è presentato nella caserma di San Sebastiano ignaro, a suo dire, del perché di tale convocazione. All’inizio, nonostante le diverse escoriazioni sul volto, l’uomo ha provato a negare più volte ogni addebito, salvo poi ammettere di essere rimasto coinvolto nell’incidente stradale e di essersi allontanato perché non si era accorto della sua gravità.

Durante il colloquio indossava un cappello di lana che, tolto su richiesta degli operatori, ha rivelato delle escoriazioni compatibili con un possibile colpo del capo contro il parabrezza del veicolo.

Dovrà quindi rispondere dei reati di omissione di soccorso e fuga (in caso di incidente con danni alle persone questo comportamento ha rilevanza penale); contestato anche il verbale per la mancanza dell’uso delle cinture di sicurezza.

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