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Le migliori scuole in provincia di Pavia: ecco chi sale e chi scende

PAVIA. Lo scientifico Taramelli di Pavia è ancora il migliore per affrontare l’università, mentre i diplomati al tecnico-economico del Faravelli (Stradella) sono quelli che trovano lavoro con più facilità di altri. Sono i risultati di Eduscopio 2024, dossier della Fondazione Giovanni Agnelli per supportare le scelte scolastiche di studenti e famiglie: non una classifica, ma una serie di indicatori per capire quale istituto offre una marcia in più per proseguire gli studi e quale, invece, è il più adatto per entrare subito nel mondo del lavoro.

Per studiare

Eduscopio analizza i risultati universitari dei diplomati per singola scuola così da comporre un indice: si basa sulla media voti degli esami e sui crediti ottenuti in facoltà, per stimare la preparazione offerta dalle superiori. Altri parametri considerano il profitto durante il primo anno di università. I migliori istituti non sono solo a Pavia città: il Golgi di Broni primeggia tra gli scientifici a indirizzo Scienze applicate, il Benedetto Cairoli di Vigevano tra i licei delle Scienze applicate (come spiega la tabella che illustra questa pagina). Con 87,79 punti, il Taramelli di Pavia è lo scientifico che ha conseguito il risultato più alto: merito della media voti degli esami (28) e del cospicuo numero di crediti universitari ottenuto al primo anno di facoltà dagli ex taramelliani (90 crediti). Oltre otto studenti e studentesse su dieci, inoltre, hanno superato il primo anno in facoltà senza particolari intoppi: più della media degli scientifici lombardi secondo Eduscopio. E dopo il diploma al Taramelli, le facoltà più scelte da studenti e studentesse sono di ambito tecnico, scientifico ed economico, e non sempre a Pavia: se il 63 per cento si iscrive all’ateneo cittadino, il 16 per cento preferisce il politecnico di Milano, dato che supera i trenta punti per corsi di laurea tecnico-scientifici (come dire uno su tre).

A Pavia città, anche gli ex liceali del Copernico (lo scientifico del Ticinello) superano il primo anno di università senza scogli insormontabili: l’82 per cento dei Copernicani si immatricola e supera il primo anno, ma la media voti (26.73) e i crediti ottenuti (81.92) penalizzano l’istituto nella valutazione Eduscopio.

Gli studenti del Cairoli di Vigevano – miglior liceo di Scienze umane in Provincia – preferiscono i corsi di indirizzo umanistico, sociale o giuridico: uno su tre si iscrive a Pavia, seguita da Milano Bicocca (17.5% dei diplomati) Università del Piemonte orientale (16.7%) e Milano Statale (12.5%).

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Per lavorare

Secondo Eduscopio, l’indirizzo tecnico-economico del Faravelli di Stradella è quello con la più alta percentuale di ex studenti che hanno lavorato per almeno 6 mesi nei due anni successivi al diploma. Ma c’è un contro: solo il 7 per cento di loro ha un impiego del tutto coerente con il titolo di studio ottenuto. Va meglio al Bordoni di Pavia, dove la percentuale di quelli che lavorano in settori allineati al proprio diploma sale al 22.9 per cento. Tra i professionali spiccano il Cossa di Pavia (indirizzo servizi) e il Mongini di Sannazzaro (Industria e artigianato) mentre il Caramuel-Roncalli di Vigevano e il Cardano di Pavia sono ai primi posti per occupazione dei diplomati all’indirizzo tecnico-tecnologico.

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L'onda lunga del Covid continua ad avere effetti negativi sugli studenti che hanno iniziato il loro percorso universitario nel 2021, mentre per i diplomati tecnici e professionali dello stesso anno che non hanno continuato gli studi è stato più facile inserirsi nel mondo del lavoro. Il loro tasso di occupazione sfiora il 35%, con una crescita di cinque punti rispetto ai diplomati del 2020.

Lo mette in evidenza l'edizione 2024 di Eduscopio, la piattaforma digitale gratuita della Fondazione Agnelli, on line da giovedì 21 novembre con dati aggiornati sulle scuole secondarie di II grado, che aiutano i ragazzi e le famiglie a capire quali istituti preparano meglio agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, città per città, indirizzo di studio per indirizzo di studio.

L'analisi della Fondazione Agnelli si riferisce agli studenti che hanno superato la maturità nel giugno 2021, con un percorso scolastico pesantemente condizionato dalla pandemia per metà del quarto anno (primo lock-down) e per quasi tutto il quinto anno.

Anche se è impossibile stabilire meccaniche relazioni causali - spiegano i ricercatori - non sorprende che anche questa coorte di diplomati, come quella del 2020 se non di più, abbia poi risentito dell'effetto Covid sui risultati al primo anno di università. Se, infatti, anche in ragione della struttura semplificata dell'esame, il voto medio all'esame di maturità è cresciuto, ancora più che nel 2020, rispetto agli anni precedenti alla pandemia (83 nel 2021, era 77 nel 2019), segnali negativi si registrano al loro affacciarsi all'università.

Peggiora la percentuale di coloro che non hanno dato esami al primo anno (quasi il 20%, mentre era intorno al 14% nel 2017 e 2018 prima della pandemia), così come peggiorano lievemente sia la percentuale di crediti universitari acquisiti rispetto al programma dell'anno sia la media dei voti agli esami.

"Eduscopio è diventato da tempo un appuntamento importante e atteso dagli studenti e studentesse che sono in terza media e dalle loro famiglie, alle prese con la delicata scelta della scuola superiore" commenta il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto.

Nella classifica delle scuole spicca il ritorno in testa, a Milano città, fra i classici del paritario Sacro Cuore, seguito immediatamente dallo storico Berchet, mentre a Torino il primo dei licei classici è il Gioberti, che dopo molti anni scalza il Cavour al vertice. L'istituto tecnico tecnologico Vallauri di Fossano (Cuneo) ha un indice occupazionale dei suoi diplomati fra i più alti in Italia (85%).

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