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Via all’innevamento artificiale, le stazioni sciistiche del Friuli Venezia Giulia verso l’apertura il 7 dicembre

Poco più di una “spolverata”, dicono i meteorologi dell’osservatorio Arpa Fvg. Solo sul Canin, a partire dai 1.800 metri, il manto nevoso ha raggiunto infatti una consistenza di una quindicina di centimetri. Sia pure non copiosa, la nevicata di giovedì 21 novembre è stata comunque benaugurante in vista dell’apertura della stagione sciistica.

L’apertura della stagione

L’obiettivo di Regione e Promoturismo Fvg è partire nel week-end (corto) dell’Immacolata, sabato 7 dicembre, e la comparsa del manto bianco anche a fondovalle è se non altro un segnale di incoraggiamento.

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I cannoni per l’innevamento artificiale, dopo essere entrati in azione qualche giorno fa a Sappada, da venerdì 22 novembre hanno incominciato a lavorare anche negli altri poli sciistici del Friuli Venezia Giulia (Sappada, Forni di Sopra, Piancavallo, Ravascletto-Zoncolan, Sella Nevea, Tarvisio). Non è ancora una garanzia, a due settimane dal d-day, ma un punto di partenza che consente quantomeno di mantenere invariato l’obiettivo del 7 dicembre. Quanto alla possibilità di riuscirci, e dove, nei prossimi giorni è in programma un aggiornamento dei tecnici di PromoTurismo Fvg per valutare la situazione in base all’evoluzione del meteo.

Il meteo

Dal punto di vista meteorologico, la svolta sicuramente c’è stata, dopo tre settimane di novembre caratterizzate da un’insolita prevalenza del bel tempo su tutta la regione. «È venuto meno – spiega il meteorologo dell’Arpa, Sergio Nordio – l’anticiclone di blocco che ha determinato, nella prima metà di novembre, la frequenza di giorni e ore di sole più alta mai registrata in regione a partire dal 1991, cioè da quanto disponiamo di dati storici certi».

Anche l’evoluzione dovrebbe essere favorevole: di qui all’inizio di dicembre, infatti, è atteso l’arrivo di nuovi fronti, che dovrebbero portare ancora neve a partire dagli 800-1.000 metri. «Tra martedì 26 e mercoledì 27 – conferma Nordio – dovrebbe arrivare un nuovo fronte, anche se debole, ed è probabile che ne arrivino altri anche nei primi giorni di dicembre».

L’inversione termica

Fin qui le buone notizie, parzialmente oscurate dall’inversione termica attesa tra lunedì 25 e martedì 26, che innalzerà le temperature in quota e porterà lo zero termico al di sopra dei 3.500 metri. «Un fenomeno molto frequente negli ultimi anni, cui dovremo abituarci», commenta Nordio, che però non prevede ripercussioni negative sul mantenimento della prima neve artificiale. «Di notte e al mattino farà freddo, di giorno il sole splenderà per poche ore e scalderà poco. L’escursione termica, particolarmente alta nella prima metà di novembre, sta ritornando a valori normali». Condizioni che dovrebbero favorire, nonostante l’inversione termica che segnerà l’inizio della prossima settimana, l’azione dei cannoni nei poli sciistici.

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