Scontri alla Sapienza, Montaruli zittisce Serracchiani: ma li hai visti i video raccapriccianti dei colpi di casco in testa?
Scontri alla Sapienza (e non solo). Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, dopo averlo asserito in tv, asfaltando di fatto la sua interlocutrice politica e mediatica, Debora Serracchiani, lo ribadisce anche dalle sedi istituzionali: «Condanno senza se e senza ma i soliti teppisti da centro sociale che continuano ad esercitare violenza nei confronti degli studenti di Azione universitaria, non solo a La Sapienza».
Scontri alla Sapienza (e non solo): Montaruli spiana Serracchiani
Aggiungendo senza se e senza ma: «Questi facinorosi di estrema sinistra hanno usato violenza verbale e fisica contro i giovani di Au, il tutto documentato da video raccapriccianti, con addirittura un ragazzo colpito a colpi di casco in testa. Quello che si evince, constatiamo con rammarico, è dunque quasi un tacito consenso di chi, a differenza nostra, non condanna. Questo potrebbe avallare così la sicurezza di una certa impunità e libertà d’azione di questi criminali». Aggiungendo in calce: «Ribadiamo con fermezza che non ci lasceremo intimidire da chi usa la violenza come mezzo di sopraffazione per silenziare chi la pensa diversamente, riportando in auge anni bui che avremmo voluto dimenticare».
Scontri alla Sapienza e operato del governo al centro dello scontro tv Montaruli-Serracchiani
Nel frattempo però, se mai servisse attivare la memoria televisiva, impazza sui social lo scontro tv andato in onda a Rainews24 sul tema (e non solo), tra Augusta Montaruli e Debora Serracchiani. L’inizio è quasi soft, se così si può dire quando in prima linea sul fronte mediatico si affrontano in un duello senza esclusione di colpi un membro delle forze di governo e una rappresentante della coalizione traballante dell’opposizione. Ma tant’è: al centro del dibattito c’è l’operato del governo. E, soprattutto, ci sono i traguardi fissati e i risultati raggiunti dall’esecutivo in carica.
Dall’occupazione alle violenze in ateneo
Augusta Montaruli, deputata di FdI, spiega come il governo abbia perseguito – centrandolo – l’obiettivo di aumentare l’occupazione nel nostro Paese. Un risultato acclarato da dati ufficiali, che registrano il livello più alto dato conseguito dall’Unità d’Italia. La Serracchiani però non ci sta. Interrompe la sua interlocutrice. Prova a obiettare rilanciando argomentazioni tecniche che sfuggono alla comprensione degli ascoltatori, e anche alle logiche dialettiche: «Sono cambiati i sistemi di calcolo e le ore lavorate sono diminuite».
Montaruli-Serracchiani: un confronto aspro
Montaruli non si fa certo cogliere in castagna e ribatte sul tamburo, forte di un pregresso che parla forte e chiaro. E che non lascia margini di spazio ai giustificazionismi dem: «Con i governi di sinistra e di centrosinistra si contavano le ore che gli italiani passavano sul divano con il reddito di cittadinanza…». Quando poi l’asse del discorso, e il fulcro dell’analisi politica declinata al linguaggio televisivo, si sposta su quanto accaduto alla Sapienza, il confronto si fa più aspro e duro.
Scontri alla Sapienza, Montaruli a Serracchiani: «Chi non condanna le violenze esprime tacito consenso»
Nell’ateneo capitolino gruppi di antagonisti di sinistra hanno attaccato i ragazzi di Azione Universitaria per impedire loro anche solo di parlare e esprimersi. Quanto di più repressivo e anti-democratico si possa immaginare. Se poi a questo aggiungiamo quello che Montaruli rimarca nel suo intervento: «Mimare il gesto della P38 è gravissimo«, afferma l’esponente di FdI, aggiungendo peraltro: «Nessun esponente di sinistra ha detto mezza parola per condannare quanto accaduto»: il quadro è completo. E non lascia margini a interpretazioni di parte possibili.
«Nessun esponente di sinistra ha detto mezza parola per condannare quanto accaduto»
Eppure, Serracchiani prova a ribattere. Scalpita, s’inalbera. Ma Montaruli è irremovibile. E inchioda l’avversaria: «Evidentemente non ha visto i video. Guardi cosa c’è in quelle clip. La violenza e i gesti che vengono fatti. Inoltre la sinistra è rimasta muta anche davanti agli scontri che hanno coinvolto le forze dell’ordine. Penso a Bologna e ad altri casi. Lo trovo inaccettabile». Serracchiani non può che accettare la sconfitta e ritirarsi in una resa che dice molto. Molto di più di quanto avrebbe mai potuto asserire. E sostenere…
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