Caja e l’esperienza-bis alla Fortitudo «Avverto la fiducia, sta a me ripagarla»
il coach
Attilio Caja stava per firmare con Napoli in serie A, quando il presidente della Fortitudo, Stefano Tedeschi, lo ha contattato per tornare sulla panchina bolognese in A2 e ora guida una Effe attardata con obiettivo riscossa e play off. «Non potevo dire no alla Fortitudo – spiega il 63enne allenatore pavese – ero in trattative avanzate con la società napoletana, quando si è intromessa la Fortitudo. Pensare che un’ora dopo l’accordo con Bologna, mi hanno chiamato da Napoli per la firma». Caja racconta poi il suo rapporto con l’esigente piazza bolognese: «La scorsa stagione ho fatto, direi, un ottimo lavoro e i tifosi mi hanno sempre apprezzato. Già nei due giorni successivi al mio ritorno, ho percepito grande fiducia. Adesso tocca a me e alla squadra fare in modo di non deluderla. In passato è già accaduto in diverse piazze che ci eravamo lasciati bene o meno bene, eppure mi hanno richiamato, come Roma, Milano, Varese e Cremona. È accaduto anche alla Fortitudo, dove, peraltro, sono arrivato a un passo dalla promozione in A, perché l’ultimo ko a Trapani è stato in gara3 della serie di finale, malgrado l’assenza nelle nostre file di due giocatori importanti. Posso dire con orgoglio che dal 1992, quando ho iniziato sulla panchina di Pavia, nel mio bilancio sono più le stagioni positive che quelle negative».
I margini di crescita
I giocatori di Bologna, Caja li conosce tutti, o quasi, anche se andrà comunque valutata l’eventualità di un ricorso al mercato invernaleualche intervento sul mercato. «Metà squadra è la stessa della scorsa stagione – spiega l’allenatore pavese – alcuni giocatori li ho già allenati altrove, altri me li sono trovati contro. Il risultato è che non siamo come al primo giorno di raduno, ma un pochino più avanti, diciamo come se fossimo alla fine di settembre. Ho detto alla squadra che abbiamo un buon margine di crescita, siamo al 50 per cento di quello che possiamo fare, siamo indietro ma il tempo per fare bene c’è».
Domenica Caja farà il suo esordio-bis sulla panchina bolognese affrontando Livorno, dove assistente è il pavese Cesare Riva. «Cece è stato carino, mi ha mandato un messaggio quando ho firmato per Bologna. Mi ha fatto piacere – rivela Caja – lui è un assistente di livello, ha lavorato con De Raffaele, poi all’Urania e ora a Livorno. E’ in gamba». Domenica 1° dicembre al PalaElachem la sfida tra Vigevano e Fortitudo. «Vigevano ha un fattore campo importante e giocatori di livello come Stefanini, una macchina da canestri – sottolinea Caja – sta facendo un buon campionato, poi giocare lì è sempre difficile. La Scotti? L’ho seguita da vicino e all’inizio ha ottenuto belle vittorie, compresa quella a Gallarate. Non so esattamente cosa sia successo in queste ultime partite ed è un peccato perché tre sconfitte consecutive sono un brusco stop. Mi spiace molto perché conosco l’impegno del presidente Centinaio e degli altri dirigenti». —
Maurizio Scorbati