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Lite per un debito, giovane aggredito a colpi di siringa a Mestre

«Stavamo litigando, poi mi ha accoltellato ed è scappato».

La chiamata ai carabinieri è arrivata direttamente dalla vittima, un giovane di circa vent’anni che che venerdì sera ha chiesto aiuto dopo essere stato aggredito in strada.

E le sirene sono arrivate: quelle dei militari, quelle del 118; “gazzelle” e ambulanza hanno raggiunto la rotonda tra corso del Popolo e via Torino per l’ennesimo episodio di violenza scaturito all’ombra dell’ormai famigerato condominio Bandiera.

Il ragazzo ferito era a terra, gli uomini dell’Arma hanno presto rintracciato anche il suo assalitore, ma i contorni esatti della vicenda sono ancora tutti da chiarire.

A tagliare corto, piuttosto, è il personale del bar che affaccia sulla rotatoria, esasperato: «Spacciatori e tossicodipendenti sono sempre qui attorno, da sotto al cavalcavia si trascinano fino a qua. E poi succede di tutto».

L’allarme è scattato venerdì sera, prima delle 23.

I carabinieri hanno risposto alla telefonata e si sono precipitati sul posto, seguiti a stretto giro dai sanitari, che hanno preso in carico il ventenne – italiano, incensurato – e l’hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo.

Lui stesso, prima di venire ricoverato, ha spiegato di essere stato pugnalato, ma da una prima visita sembra che per ferirlo non sia stata usata una lama quanto piuttosto un’arma impropria, forse una siringa.

Il giovane ha descritto il suo aggressore: un 30enne di origini egiziane che è stato rapidamente rintracciato nelle vicinanze. Per lui, però, non è scattato l’arresto e neppure una denuncia, almeno per il momento: la sua vittima non ha ancora formalizzato le accuse e non è ancora chiaro come si sia evoluto il litigio.

Il ventenne avrebbe infatti ammesso con i carabinieri di dovere dei soldi allo straniero, che avrebbe preteso il saldo del debito e, quando se l’è visto rifiutare, è passato alle maniere forti; nessuna spiegazione sulla ragione di quel sospeso, però.

Il barista che ha assistito alla scena, invece, la racconta diversamente: «Hanno cominciato ad azzuffarsi ancora alle 22: erano in strada, il litigio è scoppiato tra il cavalcavia e gli accessi del Bandiera, poi si sono corsi dietro arrivando fino a qui; sembra che uno dei due avesse rubato qualcosa all’altro, che si è lanciato all’inseguimento per riprendersi tutto».

Certo, nella dialettica della discussione, tra un debito e un furto spesso non si fa distinzione, tanto più che «erano entrambi ubriachi, e forse sotto l’effetto di altre sostanze», continua la spiegazione del personale del locale. «Il fatto è che qui continua ad esserci troppa delinquenza, a tutte le ore», insistono da dietro al bancone, «Qualche ore prima, sempre ieri (venerdì, ndr), una signora è stata scippata da un giovane in bicicletta. Erano appena le 14.30, in pieno giorno».

La donna stava avanzando lungo via Gozzi, il ladro l’ha notata mentre aggiustava la borsa e la sporta della spesa, incrociandola in direzione opposta; con due pedalate ha fatto inversione, l’ha affiancata e la ha strappato la borsetta, continuando poi a tutta velocità verso via Torino, ormai irraggiungibile per l’anziana.

Il ventenne ferito nella notte, intanto, ieri mattina è stato dimesso: la sua ferita non era grave, ma gli accertamenti del caso l’hanno comunque trattenuto in ospedale per diverse ore.

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