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Coppa Davis, Haggerty: “Abbiamo ottime offerte per la sede delle Finali 2025”

Poco prima della finale tra Italia e Paesi Bassi, si è tenuta la conferenza stampa con il presidente dell’ITF David Haggerty, il presidente della Commissione della Coppa Davis Mark Woodforde, il direttore delle Finali Feliciano Lopez, il direttore dei Grandi Eventi dell’ITF Alex Hughes. Si è parlato di numeri, di presenza di top player, di calendario, di Kosmos (molto poco) e della sede delle Finali 2025. A questo proposito, il prossimo appuntamento è per il 2 dicembre con i sorteggi delle Qualificazioni e dei vari playoff e ricordiamo che la squadra della nazione ospitante la fase finale sarà esentata dalle fasi eliminatorie.

Haggerty ha esordito con qualche numero: “65.000 spettatori questa settimana contro i 60.000 della passata edizione, dunque un grande incremento. Una degli aspetti più importanti è il 43% dei fan qui allo stadio proveniente dall’estero, un aumento significativo a dimostrare, anno dopo anno, che le persone apprezzano venire qui a Malaga. È stato un anno da record per il numero di squadre partecipanti in Davis, così come in Billie Jean King Cup, credo 159 squadre e più di 800 tennisti tra uomini e donne. Sono i Campionati del Mondo di Tennis e vogliamo portare lo sport in tutte le nazioni”.

D. Il presidente del board dell’ATP Gaudenzi ha parlato della possibilità di tornare a disputare le finali dei Masters 1000 al meglio dei cinque set perché su quella distanza si sono giocati i match più belli, voi giocate ancora due su tre. E il nuovo formato è un passo verso quello definitivo?
Haggerty: “Giochiamo al meglio dei tre set perché abbiamo parlato con i capitani e i giocatori, ha senso anche perché, per esempio, l’Italia ha giocato ieri e di nuovo oggi. Non c’è stato un match che non sia stato trascinante in queste due settimane. Vogliamo il meglio per i fan e per la salute dei tennisti, bilancio tradizione e Finali a 8. Il prossimo anno, a settembre, invece dei gironi ci saranno i tie casa-o-trasferta.”

D. Dove si terrà la Final Week il prossimo anno?
Haggerty: “Il cambio di sede della BJK Cup da Siviglia a Malaga deciso solo a luglio ci ha dato la fantastica possibilità di vedere le due manifestazioni insieme con le relative sfide dal punto di vista operativo. Per entrambe le competizioni, abbiamo due o tre ottime offerte e annunceremo a tempo debito dove si giocherà, che sia una sede unica o meno.”

D. Non è facile il calendario ATP per la Davis, come pensate di avere sempre i giocatori più forti? Ci sono gli Slam, l’obbligatorietà per proteggere gli eventi più importanti. Alcune squadre non hanno schierato i migliori qui, come la Cechia. Cosa potete fare per garantirveli?
Haggerty: “Noi vogliamo il calendario migliore per i tennisti. Innanzitutto forniamo la certezza di sapere quali sono le settimane di Davis. Ci sono conversazioni in corso tra i sette organi a proposito del calendario, cambiamenti come i Masters di 12 giorni, e ci assicureremo che eventi chiave Coppa Davis e BJK Cup trovino la collocazione appropriata.”
Woodforde: “Come giocatori che hanno rappresentato religiosamente i propri Paesi, io e Feliciano possiamo dire che è un onore farlo. Non si tratta necessariamente di ranking o di prize money. Non dimentichiamo che la maggior parte dell’anno giocano per sé stessi, mentre qui possono giocare per i loro colori.”

D. In passato, se ero, diciamo, n. 2 del mondo, avevo la possibilità di giocare due, tre, quattro finali di Davis o BJK Cup. Adesso ogni anno gioco in settembre e ho la possibilità di guadagnare la settimana finale, quindi posso dire, quest’anno sì, quest’altro no. Se l’Italia vincesse anche quest’anno e Sinner facesse un’altra stagione con 80 match, magari non si sentirebbe di giocare.
Lopez: “Vero, ma proprio Sinner è la prova di quanto voglia rappresentare il proprio Paese. L’anno scorso ha vinto e quest’anno è tornato. Non importa quali modifiche faremo in futuro, dipenderà dai giocatori e dalla loro volontà di rappresentare il loro Paese. Ascoltiamo i giocatori, per questo torniamo al formato casa/trasferta, ma alla fine dipende da loro se partecipare.”
Hughes: “Siamo stati fortunati quest’anno, con i Giochi Olimpici e Paralimpici. Andy Murray che si è ritirato alle Olimpiadi, Rafa Nadal qui. Non credo sia una coincidenza che due leggende abbiano scelto questi eventi per ritirarsi, in un contesto a squadre. Il fattore principale che indirizza le nostre decisioni è assicurarci una grande visibilità per le competizioni. Non sono i soldi, certo un aspetto importante ma non quello principale.”

D. Ci sono stati diversi commenti sulla cerimonia del ritiro di Rafa. Siete stati colti di sorpresa dall’uscita precoce della Spagna? La cerimonia era prevista per un altro giorno?
Lopez: “Mi concentrerei sul fatto che Rafa ha scelto la Coppa Davis per l’addio.”
Haggert: “Abbiamo ascoltato ciò che Rafa voleva e come voleva essere festeggiato e questo abbiamo fatto. Le persone possono avere le proprie opinioni.”

D. Pensa che ITF, ATP, WTA e sponsor si siederanno a un tavolo per risolvere le loro differenze? È vero che Kosmos ha fatto causa all’ITF per 50 milioni di dollari?
Haggerty: “Non possono commentare la parte su Piqué. Sul primo punto, tutte le parti coinvolte lavorano insieme, ci sono confronti, anche se non abbastanza, perché un tennis unitario è più forte rispetto a tutti che fanno cose diverse.”

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