Audi A5 Avant, la prova de Il Fatto.it – La rivoluzione è nella tradizione – FOTO
Quella di Audi, che dopo 30 anni e cinque generazioni di militanza più che profittevole dell’A4 con oltre 9 milioni di pezzi prodotti nel mondo, la pensiona per sostituirla con l’A5 è una mezza rivoluzione. Anche se per certi versi è una replica di quello che successe all’Audi 80, proprio con l’A4. Nella fattispecie, più un’esigenza dettata dall’avanzare del nuovo, che una determinazione precisa al cambiamento. Una volontà indotta tramutata in scelta: con Audi A5 decolla la Generazione Z delle auto di Ingolstadt, con la divisione tra quelle elettriche, che saranno nominate con i numeri pari, e quelle termiche con numeri dispari ad identificarle.
Una rivoluzione che parte dalle radici, cioè dalla piattaforma, anche questa ben distinta. La PPE per le vetture a zero emissioni, la PPC (Premium Platform Combustion) per quelle termiche con motore anteriore longitudinale. Ma parte pure dal design, di fatto, un manifesto tecnologico dell’A5 obbligata a raccogliere un testimone iconico per ridisegnare una carrozzeria più dinamica e capace di soddisfare l’evoluzione della vita a bordo. È il trionfo della strategia umanocentrica che rimette il guidatore e i passeggeri al centro di tutto cercando di offrire qualcosa di personalizzato, quasi taylor made, dove la tecnologia diventa lo strumento quotidiano del vivere, insieme a equipaggiamenti superlusso tipo tetto panoramico attivo o il sistema audio 3D Bang & Olufsen. Ma è l’immagine complessiva a risultare di ispirazione particolarmente sportiva, eppure non disgiunta dall’eleganza.
Salendo a bordo, la prima cosa che si nota in marcia è l’isolamento acustico, figlio anche questo della nuova piattaforma e arrivato a livelli di vetture ancora più alte in gamma. Poi la digitalizzazione: adottando l’architettura elettronica E3 1.2 si può gestire in maniera ottimale l’utilizzo dei display e dell’infotainment e l’aggiornamento wireless (Over-the-Air, OTA) del software e delle funzioni. Ma anche l’applicazione dell’intelligenza artificiale tramite ChatGPT. Una sorta di grande palco esaltato dal Virtual Cockpit Plus con display OLED curvo da 11,9” e dal display da 14,5” del sistema MMI. Non manca poi lo schermo passeggero da 10,9”, perfetto per film ma senza distrarre il conducente o assistenza alla navigazione, ma è solo per chi può permettersi la versione S. L’hyperdigitalizzazione si estende anche nell’utilizzo dei fari, grazie alla tecnologia Oled2 di quelli posteriori che comunicano con le altre vetture attraverso il sistema Car-To-X.
Oltre l’hi-tech, menzione speciale per i materiali utilizzati e la cura dei dettagli negli interni, tra sedili riprogettati e il morbido rivestimento al tatto della plancia e dei pannelli porta.
Al resto inevitabilmente pensa il pacchetto motoristico offerto da Audi, particolarmente interessante. In attesa delle varianti plug-in, spazio alle versioni a gasolio e V6 benzina entrambe con tecnologia ibrida Mhev Plus a 48 Volt che riduce del 10% consumi ed emissioni. Un sistema che sfrutta il powertrain generator (PTG) inserito nel cambio, capace di gestire in maniera fluida il sistema start/stop, con riaccensione rapida, praticamente impercettibile. A5 si può spostare con la sola trazione elettrica garantita dal PTG in caso di percorsi agevoli. Mentre in città, a bassa velocità o nelle code, integra efficacemente l’azione del motore termico che lavora in abbinamento alla batteria dedicata da 1,7 kWhr
Ed è sempre la piattaforma PPC a regalare 6,7 cm di lunghezza in più rispetto al passato arrivando a 4,82 metri, 1,3 cm in larghezza (ora è a 1,86 metri) e 7,2 cm di passo supplementare. Un comfort di guida che abbiamo verificato guidando la versione Avant (cioè station wagon) della A5 con il motore 2.0 TDI da 204 cv con sistema Mhev Plus a 48 Volt che arriva ad erogare 400 Nm di coppia. E, abbinato al cambio a doppia frizione S Tronic, è proposto con trazione anteriore o integrale Quattro Ultra.
La nuova Audi A5 si fa apprezzare, oltre che per la dinamica, anche per le sospensioni multilink con tre varianti di assetto, inclusi ammortizzatori adattivi, Al resto pensa una rigidità torsionale migliorata e esaltata dallo sterzo progressivo diretto e deciso come gli inserimenti in curva che consente.
La famiglia Audi A5 è ancora più accessibile con le turbo benzina 2.0 TFSI da 150 cv (proposto anche nella configurazione da 204 cv) senza Mhev Plus 48 Volt e con trasmissione a doppia frizione S Tronic. La variante più potente è disponibile anche con trazione Quattro Ultra. Al vertice della gamma le versioni S con entrambe le carrozzerie. Utilizzano un V6 turbo benzina TFSI 3,0 litri da 367 cv che usufruisce egualmente della tecnologia Mhev Plus. I prezzi? Quelli della berlina partono da 50.150 euro, quelli dell’Avant da 52.550. La Avant TDI S-Tronic 204 cv Business, cuore di gamma, costa 59.250 euro.
L'articolo Audi A5 Avant, la prova de Il Fatto.it – La rivoluzione è nella tradizione – FOTO proviene da Il Fatto Quotidiano.