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Annegata nella piscina dell’albergo termale: inchiesta sulla morte di Pupa Luxardo

È morta sabato 23 novembre, all’Ermitage Medical Hotel di Teolo, Pupa Salvagnini Luxardo, 82 anni, vedova di Michele Luxardo, già presidente della “Michele Luxardo” di Torreglia e capostipite della famiglia di imprenditori diventata famosa in tutto il mondo per il Maraschino; il marito è mancato nel 2002.

L’anziana era in piscina, quando, probabilmente in seguito a un malore, è affogata. Sul decesso il pubblico ministero Sergio Dini ha aperto un’inchiesta; lo scopo è di valutare se sorveglianza dei bagnanti e intervento dei soccorsi hanno seguito procedure corrette.

La tragedia

Pupa Salvagnini Luxardo soggiornava all’hotel termale Ermitage Medical di via Monteortone, a Teolo, da un paio di settimane circa. Aveva preso una stanza doppia insieme a un’amica e stava seguendo un percorso di riabilitazione dopo che qualche mese fa era stata colpita da un ictus.

Ancora molto attiva, come la descrive chi l’ha conosciuta, passava la giornata tra fisioterapia, sedute termali e bagni in piscina. Sabato si trovava proprio nella grande vasca interna dell’hotel. L’amica con cui stava soggiornando era tornata in camera, mentre lei era rimasta sola in piscina.

Nella vasca non era l’unica, in quel momento c’erano almeno altre sei o sette persone. Sembra che nessuno però si sia accorto del malore della signora Luxardo, che è stata trovata in acqua solo più tardi, ormai già senza vita.

Pupa Salvagnini Luxardo, mamma di due figli, Filippo e Carlotta, e nonna di sei nipoti, abitava in centro a Padova, in corso Vittorio Emanuele, nella zona di Prato della Valle. Nonostante il problema di salute avuto qualche mese fa, era sempre una donna molto brillante e combattiva, tanto che continuava a portare avanti l’azienda agricola che aveva nella zona di Adria. «Mia mamma era una donna forte, tenace, una che ha sempre lavorato», la ricorda il figlio Filippo.

L’inchiesta

L’ipotesi è che l’anziana abbia avuto un giramento di testa, o uno svenimento, che poi abbia perso i sensi e che quindi sia affogata. Ma ciò che il pubblico ministero vuole chiarire è se è davvero possibile che nessuno abbia visto nulla, se qualcuno avrebbe potuto soccorrerla, e magari anche salvarla.

In particolare si vuole capire se ci sia una qualche responsabilità o negligenza da parte della struttura, che per il controllo della piscina dovrebbe avere dei bagnini. Contattato, il titolare dell’hotel non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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