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Padova, oltre 300 assunzioni a Palazzo Moroni: ecco il piano triennale per il turnover

Oltre 300 assunzioni in quattro anni. Palazzo Moroni prevede una bel turnover e anche di superare i 1.800 dipendenti per rendere più veloce e fluida la macchina amministrativa.

La giunta ha infatti approvato il piano di fabbisogno triennale presentato dall’assessora alle risorse umane Margherita Cera, che include anche 242 pensionamenti.

Il concorso

Ai 141 assunti quest’anno, si andranno ad aggiungere altri 64 del prossimo, 33 nel 2026 e 64 nel 2027: «La gestione del personale degli enti locali e delle pubbliche amministrazioni in generale è oggi sempre più sfidante – spiega Cera – Da un lato c’è l’aumento della spesa, conseguente alle disposizioni del contratto collettivo di lavoro nazionale e che impone una razionalizzazione incompatibile con il turnover, mentre dall’altro lato è difficile attrarre alcuni profili, soprattutto tecnici e informatici, fondamentali per raggiungere gli obiettivi più strategici. E parlo della transizione digitale, che dovrebbe consentire proprio quella razionalizzazione. Stiamo lavorando molto quindi sull’attrattività dell’ente, sui processi di on boarding e sul welfare, proprio per rendere il Comune più competitivo».

I profili richiesti

Nei prossimi tre anni i profili richiesti saranno quelli di istruttori amministrativi, contabile e tecnico e di funzionari tecnici e informatici. Oltre a questi, sono previsti anche concorsi per collaboratore museale, giardiniere, bibliotecario, istruttore restauratore, agente della polizia locale, educatore asilo nido e insegnanti della scuola d’infanzia.

Oggi il personale pesa sulle casse comunali per oltre 60 milioni di euro tra le spese correnti, ma nei prossimi due salirà a 69 milioni: «Sarà più difficile prevedere il turnover a causa del cambio della normativa che porta l’età della pensione a 67 anni, rimettendo al dipendente la facoltà di andare prima, ma con decurtazione sul trattamento economico», chiude l’assessora Cera. Altro dato da non sottovalutare riguarda il tasso di occupazione femminile, che negli uffici di Palazzo Moroni è al 63, 3% e punta ad aumentare.

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