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Picchia la findanzata, lei si rifugia in giardino e chiama la polizia: arrestato

Sono le prime ore di luce di lunedì 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, quando in città si consuma l’ennesimo atto di sopraffazione. Sono da poco passate le 7 quando in un’abitazione del Bassanello una donna sta scappando dalla furia del compagno dopo l’ennesima lite.

L’uomo, un trentatreenne italiano, si scaglia prima contro l’arredamento, passando poi a minacciare la donna costringendola a rifugiarsi in giardino. Solo il tempestivo intervento di due pattuglie della Squadra volanti permette di scongiurare un epilogo più drammatico.

La chiamata al 113 e l’intervento

La segnalazione arriva al centralino della sala operativa della Questura alle 7.20 quando la voce spaventata della giovane vittima chiede aiuto. Racconta di un uomo che dopo averla aggredita ha infranto il vetro di una finestra: uomo si trovava ancora dentro casa. Due pattuglie della Squadra volanti si dirigono immediatamente sul posto, trovando il trentatreenne nel cortile dell’abitazione, i suoi effetti personali sparsi per tutto il cortile.

All’interno, la scena che si presenta agli agenti è di completo disordine. Soprammobili rotti, piatti in frantumi e oggetti disseminati sul pavimento raccontano una notte di delirio e violenza. Una volta messa in salvo, la donna riferisce ai poliziotti che l’uomo, ospitato da qualche giorno, ha avuto un’esplosione d’ira dopo una discussione, trasformando il diverbio in un’escalation di minacce e aggressioni fisiche.

L’apice della violenza

Nonostante l’invito a lasciare l’abitazione, l’uomo si è rifiutato di andarsene, continuando a insultare la donna e, in un gesto di rabbia, ha rotto un quadro colpendola.

Spaventata, la vittima racconta di essersi rifugiata in giardino, da dove è riuscita a contattare il 113. Ma neanche allora il trentatreenne si è calmato: ha infranto il vetro di una finestra cercando di raggiungerla.

Un passato di abusi

Una volta bloccato, l’uomo è stato condotto in Questura. L’identificazione rivela un quadro inquietante: l’aggressore, residente a Padova, ha già precedenti penali per maltrattamenti, lesioni e stalking nei confronti di un’altra donna. Già destinatario di un ammonimento del questore Antonio Sbordone nell’ottobre 2022 per violenza domestica, si è dimostrato recidivo in comportamenti violenti.

L’arresto e la convalida

Dopo gli accertamenti, l’uomo violento è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, minacce, percosse, violazione di domicilio e danneggiamento, e trasferito al carcere Due Palazzi. Ieri il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto, aprendo la strada a un procedimento penale che dovrà fare luce sull’ennesimo caso di violenza domestica.

L’episodio, accaduto in una data così significativa, ricorda che la violenza di genere non conosce pause o tregue. È una realtà drammatica che si annida tra le mura domestiche, laddove le donne dovrebbero essere più sicure e tutelate. Situazioni che richiedendo sensibilità, attenzione e azioni concrete ogni giorno dell’anno.

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