L’inchiesta su Gravina arriva in Parlamento, interrogazione di Biancofiore ad Abodi: “Caso torbido, perché la Procura Figc non si muove?”
“Pur da garantista, ritengo da ex sottosegretario allo sport, che l’indagine a carico del presidente Figc Gabriele Gravina sia preoccupante per il futuro del calcio“. La senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Noi moderati, Maie, ha presentato un’interrogazione al ministro dello Sport, Andrea Abodi, riguardo all’indagine a carico al numero 1 della Federcalcio. Gravina, in procinto di ricandidarsi alla presidenza della Figc, è accusato di autoriciclaggio nell’inchiesta sulla famosa compravendita di libri antichi e la presunta provvigione sui diritti tv della Serie C. Cosa emergerà dal lavoro dei magistrati potrebbe incidere sulla corsa al trono del pallone italiano, mentre nel frattempo è emersa la possibile candidatura di Alex Del Piero. E ora il caso arriva definitivamente anche in Parlamento.
Biancofiore chiama in causa il ministro Abodi “per sapere, per il dovere di vigilanza che compete al Comitato olimpico nazionale, anche tramite la Procura e il Garante del Codice di comportamento sportivo, se gli organi della Federazione Italiana Gioco Calcio, dopo settimane di oblio, attiveranno misure e provvedimenti per fare indispensabile chiarezza su questa ambigua e torbida vicenda“. Per il momento, infatti, la Procura Figc non si è mossa rispetto a quanto emerso dalle carte dell’inchiesta su Gravina. Mentre un tesserato Aia ha presentato un’istanza all’ex premier Giuliano Amato, che oggi è tra le altre cose garante del Codice della Disciplina Sportiva, per chiedere l’apertura di un procedimento sportivo nei confronti di Gravina.
“La preoccupazione, che esula dagli aspetti legali e penali, nasce dalle conseguenze che potrebbero indirettamente ricadere sia sulla Federazione sia sul primo sport italiano. Le accuse sono gravi perché coinvolgono la Lega Pro, guidata proprio da Gravina nel 2018, che sarebbe stata usata per orchestrare opache operazioni di trasferimento di denaro”, prosegue la nota di Biancofiore. La senatrice aggiunge: “Sfruttare un organo sportivo, insieme ad altre società di fornitori attive nel mondo del calcio, per stipulare contratti ritenuti privi di qualsiasi utilità tradisce i principi e i valori propri dello sport. Un atteggiamento che se accertato, si tradurrebbe in una evidente violazione dei principi di lealtà e correttezza previsti dallo Statuto della FIGC e dal suo Codice di giustizia sportivo”. Quindi Biancofiore conclude: “Approfondire queste allarmanti notizie, sempre nel rispetto dell’autonomia sportiva, appare doveroso soprattutto da parte degli organi inquirenti della Figc, rimasti fino ad oggi sorprendentemente e inspiegabilmente inerti. Un silenzio che cozza con quanto avvenuto in passato”.
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