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Ivrea, il dipendente dell’ortofrutta di corso Vercelli: «Anche io aggredito». Nel frattempo scatta la chiusura per 20 giorni

IVREA. «Mi hanno aggredito in tre. Anche io sono finito in ospedale. Voglio che si racconti anche la mia versione».

Karim è un dipendente del negozio di ortofrutta in corso Vercelli, che condivide insieme al bar tabaccheria uno spazio fin troppo risicato. Ed è proprio quel marciapiede che da due anni a questa parte è causa di continue dispute tra i due esercizi commerciali, che si trovano subito dopo la rotonda di corso Vercelli, ben visibili su strada.

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La titolare dell’altro locale martedì 26 è finita in ospedale: aveva il naso rotto e i medici le hanno dato venti giorni di prognosi. Ha raccontato alla Sentinella di esser stata «tirata per i capelli, schiaffeggiata e colpita con un pugno».

La lite di lunedì

Karim e Mahmood, dipendenti della frutteria, contattano però La Sentinella per raccontare la loro versione. «Nel pomeriggio di lunedì - racconta Karim -, erano circa le 14.30-15 hanno cominciato a chiedermi di togliere le cassette di frutta in un punto che confina con la nostra proprietà. Gli ho chiesto di darmi un attimo, c’erano dei clienti. Hanno cominciato a buttare in aria le cassette, hanno buttato tutta la frutta terra. Poi mi hanno aggredito in tre: una mi prendeva da dietro. Mi hanno danneggiato anche il cellulare. Da lunedì ho ancora capogiri».

La prognosi in pronto soccorso per Karim è stata di tre giorni. Spiega, inoltre, di aver denunciato anche lui gli aggressori.

«Lei mi aveva preso per la coda»

Sull’aggressione del giorno dopo alla titolare del bar, Mahmood fornisce una versione differente e racconta di essere stato provocato. «Io le avevo chiesto di spostare la macchina - spiega -, è stata lei a tirarmi per il codino, io per divincolarmi le ho dato uno schiaffo e le è uscito il sangue».

Il naso della donna è comunque rotto e la prognosi del pronto soccorso resta di guarigione in venti giorni. Saranno i carabinieri della Compagnia di Ivrea, di fronte alle denunce incrociate, a ricostruire gli esatti contorni della vicenda e delle liti.

Quel che è sicuro è che tutto origina dall’occupazione del marciapiede di corso Vercelli, da un paio d’anni a questa parte.

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Il new jersey sul marciapiede

Nella giornata di mercoledì la polizia municipale di Ivrea, accompagnata dai carabinieri, con la presenza degli assessori Fabrizio Dulla e Massimo Fresc, ha provveduto ad apporre un new jersey per la tutela dei pedoni. Una misura che i due dipendenti della frutteria commentano positivamente: «È anche a nostra tutela», dicono seriamente convinti della bontà della misura messa in campo dall’amministrazione comunale eporediese.

Tuttavia, nella giornata di giovedì è stato consegnato anche un altro provvedimento alla frutteria. Una chiusura di 20 giorni disposta dal sindaco, in base a una serie di violazioni amministrative. «Nel tempo - spiega il comandante della polizia municipale Paolo Molinario -, abbiamo fatto alcune sanzioni all’attività in relazione all’occupazione di suolo pubblico. La merce esposta, infatti, deve essere coerente con la percentuale di merce presente all’interno. In passato avevamo già disposto una chiusura per cinque giorni».

Ora alla società proprietaria del negozio, Ama frutta srsls di Casale Monferrato, sarà dato un tempo congruo per ritirare il materiale deperebile, ovvero tutte la frutta e la verdura venduta e adeguarsi alla chiusura di venti giorni disposta in base a undecreto legislativo sul commercio direttamente dal sindaco Matteo Chiantore. —

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