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Accoglienza dei profughi, aperte le buste: circa 1.500 posti a Padova

È stata pubblicata giovedì sul sito del Mercato elettronico della pubblica amministrazione la graduatoria del bando pubblicato nel luglio scorso dalla Prefettura per la ricerca di circa 1.500 posti per i profughi, nell’ambito del piano di accoglienza. Ed è subito polemica nel mondo delle cooperative che gestiscono questo complicato servizio.

Il bando per il «servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale in singole unità abitative» era stato varato la scorsa estate.

Nei giorni scorsi sono state aperte le buste: alla fine dieci realtà del terzo settore – associazioni e cooperative sociali – si faranno carico di 1.460 persone.

I prezzi base di partenza erano 24,96 euro al giorno a persona, di cui 10,95 euro per costi di lavoro non suscettibili di ribasso; 183 euro per ogni kit di ingresso; 17 centesimi per i pannolini fino a 36 mesi, da rendicontare. A conti fatti, il budget messo a disposizione dello Stato è di 189 milioni di euro.

La parte del leone la farà il consorzio Veneto Insieme, con 600 posti da gestire, Orizzonti Scs e Levante Scs ne avranno 150 a testa, gli altri vanno dai 100 ai 50.

La graduatoria complessiva vede in testa con il punteggio di 82,57 l’associazione con sede in Prato della Valle Popoli Insieme, a seguire Tangram Aps, Orizzonti Scs, Levante Scs e Percorso Altro Scs.

La gara – di tipo europeo – prevedeva 70 punti per il criterio della qualità e dell’offerta tecnica. In questo ambito, a spuntarla con il miglior punteggio, è stata Levante Scs, con 61,35 su 70, a seguire Popoli Insieme poco sopra quota 56, quindi Orizzonti e Tangram. Il ribasso economico valeva invece 30 punti complessivi: in questo caso Percorso Altro ha fatto il pieno dei punti a disposizione, garantendo di riuscire a risparmiare in maniera importante sulla base d’asta.

Percorso Altro è una delle realtà sociali che fanno riferimento a Luca Favarin, l’ex don di recente uscito dalla Chiesa.

Una realtà storica del mondo del sociale è invece Veneto Insieme, primo consorzio di cooperative sociali costituito nella regione, che opera in prevalenza a Padova, e attraverso più di 30 cooperative, opera anche a Venezia, Vicenza, Treviso, Verona e Rovigo.

Offrendo 50 posti, Popoli Insieme ha saputo bilanciare meglio delle altre realtà qualità e risparmio: dal 2014, di fronte a un crescente fenomeno migratorio e alla consapevolezza che sempre più persone attraversavano frontiere di acqua e di terra in fuga da guerre, fame e violenza, l’associazione ha deciso di esserci e agire.

Sul fronte tecnico, Levante si è dimostrata garanzia di qualità: la coop sociale, nata nel 2021, si occupa di accoglienza di persone deboli e svantaggiate, sia italiane che straniere, con l’obiettivo dell’integrazione: gestisce circa 25 strutture, tra appartamenti e piccole case.

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