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Influenza, ricoveri in crescita nell’Ulss 2

In crescita i ricoveri nell'Ulss 2 per influenza e sindromi respiratorie: più 10% rispetto a un anno fa. La curva sta salendo gradualmente da novembre, con un nuovo rialzo nell'ultima settimana. Oggi se ne contano 128: età media sui 60 anni, ma ci sono pure quarantenni fragili.

«La crescita dei ricoverati per influenza e altre sindromi respiratorie si spiega con il parallelo crollo del Covid, che sta lentamente sparendo: oggi abbiamo solo cinque ricoveri di persone anziane per coronavirus, situazioni che si risolvono sempre in pochi giorni», riflette Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2.

I ricoveri per influenza e sindromi respiratorie sono cresciuti nell'ultimo mese negli ospedali della Marca, parallelamente alla discesa del Covid: nel primo caso si è passati la scorsa settimana da una media di 17,6 ricoveri a 18,3, per il coronavirus si è scesi invece da 2,1 a 1,4. Un numero bassissimo.

«Ora sta circolando ancora la forma influenzale dell'anno scorso, con sintomi respiratori. I ricoverati per influenza non sono solo anziani, ma abbiamo anche quarantenni fragili con patologie respiratorie», aggiunge Benazzi.

L'attenzione, nel frattempo, è già rivolta alla temuta influenza australiana, attesa con l'arrivo del nuovo anno. Temuta perché, oltre ai sintomi respiratori comuni, sembrerebbe avere la capacità di colpire altri organi, fra cui il cervello. I medici lo stanno evidenziando da tempo, sulla scorta di quanto accaduto nell'altro emisfero.

Ed è noto come gennaio sia sempre un mese con il bollino rosso per la diffusione dell'influenza e gli annessi ricoveri di pazienti anziani e fragili: nel 2024 il picco dei ricoveri per influenza si registrò proprio a gennaio.

«L'australiana è attesa per metà gennaio e, per cautelarci, abbiamo pianificato di poter contare, in caso di necessità, sull'attivazione di 120-150 posti letto. È un'influenza che può attaccare anche il cervello: il pericolo è che, nei casi più gravi, possa degenerare in meningite», sottolinea il manager dell'azienda sanitaria trevigiana.

Ora non ci sono emergenze nella gestione dei posti letto e, in ottica australiana, si guarda con interesse all'andamento della campagna vaccinale dell'anti-influenzale, ritenuto finora positivo: «Considerando il trend delle ultime settimane, stimiamo di riuscire a superare la copertura del 49% degli over 65 raggiunta l'anno scorso. Un risultato più preciso, ad ogni modo, lo si potrà avere solo a fine anno».

Segue l'appello del direttore generale Benazzi, rivolto in particolare agli ultrasessantacinquenni: «L'invito, alla fascia di popolazione più a rischio, è di vaccinarsi. Ma siamo sulla buona strada: finora l'andamento della vaccinazione anti-influenzale ci fa ben sperare». Tenendo conto che l'australiana arriverà dopo le feste.

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