Dieci lavoratori irregolari, sigilli al capannone a Pianiga
Lavoratori irregolari, tra i quali un clandestino, e l’assenza del rispetto delle più elementari regole di sicurezza in ambito lavorativo. Un’operazione congiunta della polizia locale di Pianiga e dei carabinieri della tenenza di Dolo ha smascherato un laboratorio adibito a produzioni del settore calzaturiero in cui si operava nell’illegalità.
Vicino alla zona industriale di Mellaredo è stata scoperta una attività produttiva gestita da cittadini cinesi che, dopo il sopralluogo delle forze dell’ordine, è stata sequestrata.
Il sopralluogo è stato fatto dagli agenti della polizia locale in seguito ad alcune segnalazioni che erano arrivate direttamente dai residenti e altre attività nell’area che avevano notato come in uno stabile che sembrava abbandonato vi fosse invece un intenso via vai di persone durante il giorno.
A questo punto, raccogliendo altri elementi utili, la polizia locale ha deciso di intervenire per verificare cosa stesse succedendo e le sorprese non sono mancate.
Lo stabile, gestito da due coniugi cinesi titolari dell’attività, è stato sottoposto a sequestro penale perché carente in tema di sicurezza.
Polizia locale e carabinieri hanno constatato carenza di sicurezza per l’impianto elettrico, c’era mancanza di formazione e addestramento dei lavoratori, mancava il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
Gli agenti della polizia locale di Pianiga e i carabinieri hanno inoltre registrato anche l’assenza di un piano di evacuazione e macchinari che funzionavano senza le necessarie sicurezze.
I titolari dell’attività - moglie e marito - rischiano anche la denuncia per sfruttamento dei lavoratori. Sono stati trovati infatti, dentro lo stabile trasformato in attività produttiva, dieci lavoratori in nero di cui un clandestino.
I militari dell’Arma insieme agli agenti della polizia locale continueranno nei prossimi giorni l attività d’indagine per verificare se vi sono nel territorio altre situazioni pericolose ed irregolari come questa.
Qualche mese fa la polizia di frontiera aveva scoperto, sempre nel territorio pianighese (in quell’occasione a Cazzago), un traffico di immigrati clandestini da impiegare successivamente come lavoratori in nero. In quel caso, però, si trattava di un’area di smistamento dei lavoratori, non di una attività produttiva.