Accordo di coesione, Meloni porta in dote 6,3 miliardi alla Puglia. Emiliano plaude, premier orgogliosissima
Il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, nella sede del Consiglio regionale di Bari non ha solo firmato l’accordo per lo sviluppo e la coesione del Governo Italiano con la Regione Puglia. Ma, contestualmente, accompagnata dal ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, ha reso omaggio alla Puglia e all’esponente del governo di cui, ha rimarcato non a caso la premier, «sono orgogliosissima del lavoro che ha fatto come ministro e di quello che farà ora. E – ha anche aggiunto Meloni – particolarmente deve essere orgogliosa la Puglia che oggi esprime il vicepresidente esecutivo dell’Europa intera».
Puglia, Meloni e Emiliano firmano l’Accordo per lo sviluppo e la coesione della Regione
Meloni e Fitto sono stati accolti dal presidente della Regione, Michele Emiliano, dalla presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, dal sindaco di Bari, Vito Leccese, dal prefetto Francesco Russo e dal vice ministro Francesco Paolo Sisto. L’accordo ammonta a 6,3 miliardi di euro di finanziamenti europei, di cui 4,6 previsti dal fondo di coesione. All’ingresso in Consiglio foto di rito e strette di mano, in un clima cordiale. Subito dopo Meloni è entrata nell’agorà del Consiglio dove erano previsti il suo intervento e la firma.
Meloni: «Puglia protagonista ha fatto fare una bellissima figura all’Italia»
Dunque, sempre sottolineando il ruolo cruciale della regione Puglia, Meloni nel corso del suo intervento ha ribadito anche: «Non è un caso che l’ultima ministeriale del G7 a presidenza italiana, quella sulla Salute, e voglio salutare e ringraziare tutti coloro che a Bari oggi ci stanno lavorando, come il sottosegretario Marcello Gemmato e il ministro Orazio Schillaci, perché ci siamo un po’ sovrapposti, torni a svolgersi in Puglia. Quindi la Puglia è stata assoluta protagonista di un anno nel quale l’Italia è stata protagonista», ha sottolineato il presidente del Consiglio durante la firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Puglia, scherzando poi sul fatto che l’impegno è stato tanto e «ne sono contenta». Ma è altrettanto ora di passare «le responsabilità ai colleghi canadesi».
«Fiera di aver portato in Puglia i Grandi della Terra che ancora adesso mi fanno i complimenti sulla regione»
Non prima però di aver rilevato di essere «fiera di aver portato in Puglia i Grandi della Terra e che ancora adesso quando incontro i miei colleghi che mi fanno i complimenti per quello che hanno visto qui in Puglia. E questo – ha rimarcato Meloni – non è merito mio. Ma è stato merito dei pugliesi, della gente della Puglia, del loro attaccamento alla tradizione che è anche innovazione nella loro capacità di accoglienza, e del loro orgoglio. Quindi grazie alla Puglia perché ha fatto fare una bellissima figura all’Italia».
Meloni: «Orgogliosa di Fitto. Lo siano la Puglia e l’Italia tutta»
Pertanto, tra orgoglio, obiettivi in campo e risultati già conseguiti, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra governo e Regione Puglia, dopo aver ringraziato «il ministro Raffaele Fitto» – soprattutto oggi che è l’ultimo accordo che firmiamo ed è probabilmente l’ultima iniziativa pubblica che faccio con lui come ministro del governo» – ha parallelamente ricordato che «la Commissione europea due giorni fa ha dato il suo ok al pagamento della sesta rata del Pnrr». Pertanto, ha osservato Meloni nel suo intervento, «in questo modo rimaniamo la nazione d’Europa più avanti di tutte, nonostante il nostro sia il Piano più corposo».
Al lavoro per una strategia che sia quella di una intera nazione coesa
Non solo. Con gli accordi di coesione, ha puntualizzato Meloni «abbiamo previsto che le proposte arrivino dalla regione e chiediamo che vengano condivise con il governo nazionale: non lo facciamo per limitare l’autonomia dei territori. Ma perché è importante che il lavoro collimi con quello delle altre Regioni e ci sia una strategia complessiva perché una unica nazione siamo». Un richiamo all’unità nazionale e alla eccellenza singolare, su cui concorda anche il governatore Emiliano che non per niente, intervenendo alla cerimonia per la firma dell’accordo di Coesione che sblocca circa 6,3 miliardi di fondi, osserva: «L’accordo si inserisce nella nostra lotta di emancipazione soprattutto delle fasce più deboli della popolazione secondo gli insegnamenti di Moro e Di Vittorio».
Puglia: in accordo fondi di coesione investimenti ad ampio raggio
«La Puglia – ha evidenziato poi a stretto giro Emiliano confermando la soddisfazione di premier e governo – appare oggi come esempio nell’utilizzo dei fondi europei e di coesione, smentendo il luogo comune sulle regioni del Mezzogiorno secondo il quale non sarebbero in gradi di usarli». Questi fondi, ha proseguito, riguardano «centinaia di progetti» per «un territorio che prova a risolvere problemi atavici». Dal dissesto idrogeologico alle strutture ospedaliere, per rivitalizzare le zone periferiche, per generare occupazione dando certezza alle imprese.
L’accordo nel dettaglio di cifre e misure
Dunque, venendo al mero calcolo e alla cronaca dell’accordo siglato, come riporta l’Ansa compiutamente, la «Puglia firma l’Accordo di coesione, 6,5 miliardi per lo sviluppo Ultima Regione a firmare l’intesa, dall’Fsc 4,6 miliardi Anche la Regione Puglia, ultima in Italia, ha firmato l’Accordo di coesione con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto».
L’intesa firmata oggi a Bari, ricorda l’agenzia di stampa, «porta a compimento il percorso di assegnazione delle risorse Fsc 2021-2027 alle Regioni per un ammontare di 29,3 miliardi di euro. E assegna alla Puglia risorse Fsc pari a circa 4,6 miliardi di euro, di cui circa 230 milioni di euro relativi ad anticipazioni assegnate nel 2021. A tali risorse si aggiungono risorse derivanti da cofinanziamenti disposti dai Comuni e dalle Regioni, nonché da altri fondi statali ed europei per i progetti inseriti nell’Accordo, per un totale di investimenti pari a circa 6,5 miliardi».
Puglia, dall’accordo 6,5 miliardi per lo sviluppo
L’accordo si concentra su alcuni grandi ambiti di azione. Il primo ambito riguarda i temi ambientali per circa 1,1 miliardi di investimenti. Si tratta di opere di ammodernamento e ri-funzionalizzazione delle reti idriche, di potenziamento degli impianti di depurazione e per la realizzazione della rete pluviale urbana in Comuni di tutto il territorio regionale, di bonifiche. Il secondo ambito riguarda gli interventi per il sistema produttivo, la competitività delle imprese e l’innovazione, per un valore complessivo di nuove risorse pari a oltre 1,2 miliardi di euro.
I punti dell’intesa su opere e investimenti
Il terzo riguarda il capitolo delle infrastrutture di trasporto, con uno stanziamento complessivo di circa 1,2 miliardi di euro, destinati prioritariamente e incrementare qualità, sicurezza e capillarità del trasporto stradale, e alla realizzazione di opere di particolare importanza strategica, per il trasporto ferroviario, marittimo e aereo.
Tra adeguamento, ammodernamento e ri-funzionalizzazione
Il quarto indirizza l’attenzione alla salute dei cittadini: circa 900 milioni di euro dedicati a infrastrutture, attrezzature e servizi sanitari, tra cui i lavori di adeguamento e ammodernamento dei presidi ospedalieri, la costruzione e la ri-funzionalizzazione di strutture sanitarie. La visione di sviluppo del territorio non trascura interventi rilevanti in altri ambiti, come la cultura e la riqualificazione urbana, con la valorizzazione del sistema territoriale integrato di cammini e itinerari turistico-culturali, i progetti di recupero e ri-funzionalizzazione di immobili di pregio, cinema-teatro, siti archeologici.
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