Problemi tecnici sulla rete, stop a pagamenti con carte
Un guasto manda in tilt i pagamenti digitali in tutta Italia anche tramite Pos, con carte di credito e debito e prelievi di contante anche se non per tutti i circuiti di pagamento.
La causa è un disservizio legato alla rete di Worldline, la fintech francese attiva a livello globale nei servizi di pagamento e dei cui servizi si servono alcuni circuiti di pagamento utilizzati da diverse banche.
«I servizi di Worldline hanno risentito di problemi di connessione ai suoi data center in Italia, a causa di un'interruzione di servizio da parte di terzi», fa sapere la società in una nota spiegando che l'impatto «è principalmente localizzato in Italia, con alcuni effetti collaterali in altri mercati».
I disservizi sono iniziati intorno alle 11.25 di giovedì 28 novembre. La piattaforma online Downdetector, che monitora le interruzioni nei servizi digitali, evidenzia diverse segnalazioni di problemi con banche e sistemi di pagamento ricevute proprio a partire da metà mattinata.
Gli attacchi cyber a banche e operatori finanziari si sono moltiplicati esponenzialmente negli ultimi anni come segnalato più volte da Bce e Banca d'Italia ma in questo caso non è chiaro se alla base vi sia un mero problema tecnico o altro. Negli ultimi mesi la vigilanza ha più volte segnalato anche come l'outsourcing nell'It aumenta «l'efficienza» ma è «anche una potenziale fonte di rischio operativo». Avvalendosi degli stessi fornitori si aumenta il rischio che un piccolo incidente si diffonda all'intero sistema.
I disservizi non sono ancora stati risolti. «I nostri team sono completamente mobilitati per risolvere la situazione», fa sapere ancora la fintech, scusandosi per i disservizi. «Condivideremo ulteriori informazioni non appena saranno disponibili. Worldline si rammarica per quanto accaduto e si scusa con i commercianti e i consumatori per l'inconveniente», aggiunge la società.
L’Appe di Padova
«La situazione – riferisce Federica Luni, presidente APPE – è disastrosa: ormai tantissimi clienti sono abituati a pagare con carta le consumazioni e questo disservizio ci sta mettendo in serie difficoltà».
La scelta, per il barista e il ristoratore, è tra rifiutare di servire la consumazione al cliente che non ha contante, oppure lasciare il conto sospeso, nella speranza che il consumatore torni a saldare nei giorni successivi.
«Ormai – dichiara sconsolata la presidente – siamo dipendenti in tutto e per tutto dalla tecnologia che, quando non funziona, crea situazioni complicate da gestire: i clienti più giovani sono abituati a girare senza contanti e per loro le difficoltà sono ancora più serie, penso ad esempio ai tanti colleghi che hanno attività in zone universitarie».
L’invito che APPE rivolge ai consumatori è di procurarsi il contante per i pagamenti: «Finché la situazione non sarà del tutto risolta – conferma Federica Luni – è l’unico suggerimento che ci sentiamo di dare».