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Il Comune di Monfalcone sblocca l’iter per la riqualificazione dell’area dell’ex ospedale

Lo sviluppo del comprensorio dell’ex ospedale di via Rossini è pronto a ripartire. La giunta comunale ha approvato la non assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica del nuovo Piano attuativo presentato dall’impresa veneta Tonon, proprietaria dell’area da quasi vent’anni ormai.

L’approvazione del Pac è prevista attorno alla metà di dicembre in una seduta pubblica della giunta comunale, ma in parallelo l’architetto Francesco Morena con il suo studio sta già concludendo per Tonon i progetti dei singoli edifici previsti nell’ambito classificato come O1 nel Piano regolatore comunale. «L’impresa ha l’obiettivo di avviare i primi lavori all’inizio dell’anno», spiega proprio Morena.

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Rispetto al Pac del 2006, il piano rivisto prevede la costruzione di due palazzine da 21 appartamenti ciascuna nell’area compresa tra via Rossini, via dell’Istria, via da Vinci per un totale di 120-160 abitanti insediabili. Nella porzione della stessa area affacciata su via Aquileia, al confine con la chiesetta dell’ospedale, è prevista invece una residenza per anziani. «In questo caso l’iter è di certo più lungo, ma è già iniziato», afferma l’architetto Morena.

L’altro lotto rispetto all’asse di via dell’Istria, dove già si trova da oltre quindici anni il supermercato Eurospar, avrà una vocazione del tutto commerciale: due i punti vendita previsti per una superficie di vendita di 750 metri quadri ciascuno. «Una sarà dedicata all’igiene della casa e personale e l’altra all’abbigliamento: ci sono già i fruitori degli spazi», anticipa il progettista.

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Resta ferma la previsione del parcheggio a servizio dei due nuovi punti vendita nella zona a sud dell’Eurospar, da realizzare con una pavimentazione drenante. Confermato infine l’impegno dell’impresa a recuperare la chiesetta, affreschi superstiti inclusi, la cui destinazione e il cui utilizzo andranno poi definiti. In totale nell’area da circa 50 mila metri quadrati saranno edificati 6.557 metri cubi in meno, perché i volumi passano dai 68.857 cubi del piano del 2006 ai 62.300 di quello rivisto dall’impresa.

«Sono soddisfatto, da monfalconese, perché quella dell’ex ospedale, nonostante sia strategica, rischiava di rimanere un’area di nessuno, a ridosso del centro – sottolinea Morena –. La vicenda della riconversione della zona dell’ex ospedale non è nata bene, ma vedrà una conclusione perché la ditta Tonon è molto solida».

L’amministrazione comunale, con il vicesindaco reggente e assessore all’Urbanistica Antonio Garritani e l’assessore alle Priorità strategiche per lo sviluppo Urbano Anna Cisint, si dice pure soddisfatta sia per il riavvio del progetto sia per i suoi contenuti, ritenuti coerenti con le scelte portate avanti per il nuovo Piano regolatore.

«L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di una riqualificazione territoriale attenta alle condizioni di vivibilità urbana e di sostenibilità», afferma Cisint. «La variante proposta - osserva a sua volta il vicesindaco reggente Garritani - anzitutto non incide sulla quantità di consumo di suolo, che rimane nelle norme dell’attuale Piano regolatore e che sarà ridimensionata nel nuovo piano in predisposizione, e rispetta le altre condizioni che sono state analizzate in maniera molto accurata. Come le valutazioni condotte sulla viabilità, che hanno posto in evidenza che le condizioni di deflusso permarranno congrue e nei limiti rigorosi della norma per quanto riguarda gli altri parametri come la qualità dell’aria, mentre sotto l’aspetto ambientale non si prevedono interventi in alcun modo pregiudizievoli in linea con il nuovo regolamento paesaggistico regionale». —

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