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Udine, l’auto della scorta di Falcone commuove via Mercatovecchio

Sono stati momenti di forte partecipazione emotiva quelli vissuti da chi, passando in via Mercatovecchio a Udine, si è fermato a osservare la teca contenente i resti dell’automobile “Quarto Savona 15”, vettura della scorta del magistrato Giovanni Falcone il giorno dell’attentato di Capaci.

Alla cerimonia di scoprimento, organizzata nell’ambito del progetto “Dal sangue versato al sangue donato” nato dal protocollo d’intesa tra DonatoriNati e Qs15, erano presenti il vicesindaco Alessandro Venanzi, il prefetto Domenico Lione, e il presidente nazionale dell’Associazione DonatoriNati, Claudio Saltari.

«Quando penso al significato della parola “eroe”, mi vengono sempre in mente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Due eroi italiani che hanno sacrificato la loro vita per combattere la mafia e difendere la nostra libertà – queste le parole del vicesindaco –. Avevo undici anni all’epoca della strage di Capaci, quando Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, vennero uccisi nell’attentato che tutti ricordiamo.

Quell’evento mi ha toccato profondamente, ed è stato uno dei motivi che mi hanno poi spinto a fare politica, per mettermi al servizio della comunità. Ho partecipato con orgoglio allo scoprimento della teca e mi ha fatto particolarmente piacere vedere nel pubblico così tanti ragazzi. È fondamentale – ha chiuso – che quel momento della storia d’Italia non venga sfocato o cancellato in futuro»

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