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Un inverno senza il Chiggiato a causa della canna fumaria

Il rifugio Chiggiato resterà chiuso per tutta la stagione invernale. Un duro colpo per il turismo cadorino considerato che la struttura situata sul versante sud delle Marmarole in territorio di Calalzo, di proprietà della sezione Cai di Venezia, è uno dei pochi rifugi situati nell'area di Centro Cadore ad aver garantito finora l'apertura tutto l'anno. Alla base della decisione assunta dal gestore Silvio Piazza figura la mancata sostituzione della canna fumaria, oggetto di un principio d'incendio nell'aprile scorso che l'ha messa fuori uso. Un'operazione, quest'ultima, fortemente voluta dagli stessi gestori ma bocciata dalla soprintendenza di Venezia, almeno nel progetto presentato. "Senza canna fumaria è impossibile aprire il rifugio, ancor di più durante la stagione invernale" ha fatto sapere il gestore Silvio Piazza, amareggiato dal diniego avanzato dalle istituzioni lagunari, "dopo il principio d'incendio registrato ad aprile, riuscire a portare avanti ugualmente la stagione estiva è stata un'impresa. Ci siamo comunque riusciti e ne siamo molto contenti. L'inverno però è diverso". L'annuncio della chiusura invernale del rifugio Chiggiato è stata salutata con dispiacere, ed anche qualche mugugno avanzato nei confronti delle istituzioni, da parte dei tanti escursionisti che scelgono il versante sud del gruppo delle Marmarole anche in inverno proprio perchè sanno di poter contare su un presidio aperto. "Stiamo divulgando la notizia della chiusura un pò ovunque, anche attraverso il passaparola, nell'intento di non mettere in difficoltà coloro che scelgono di salire fino al rifugio per poi trovarselo chiuso" ha aggiunto Silvio Piazza, "tanti escursionisti sono abituati a trovarci sempre aperti, pronti ad accoglierli in estate ed in inverno. Questa volta però non sarà così. Ci dispiace tantissimo ma non avevamo altra scelta". Detto della canna fumaria fuori uso, le attenzioni del gestore sono già rivolte alla prossima stagione estiva. Senza punti interrogativi. "In primavera, sperando di poter contare questa volta su un meteo clemente, effettueremo i lavori seguendo le indicazioni avanzate dalla Soprintendenza. Lavoreremo con l'obiettivo di recuperare il tempo perduto. Questo ci creerà inevitabilmente una serie di disagi ma la voglia di riavere il rifugio a pieno regime, pronto per essere riaperto alla frequentazione degli escursionisti, è più forte di tutto. In estate il rifugio sarà regolarmente aperto". Solo qualche giorno fa il rifugio Chiggiato è stato oggetto di un intervento da parte del soccorso alpino dopo la chiamata di un turista alle prese con una crisi di panico.

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